Berlusconi, il giorno dell’udienza
Oggi il Tribunale di sorveglianza di Milano giungerà, intorno alle 17, ad esaminare il caso di Silvio Berlusconi per quanto riguarda la frode fiscale sui diritti tv Mediaset.
L’indulto votato dal Parlamento nel 2006 gli ha cancellato 3 dei 4 anni previsti dalla pena, e il modo di scontare i residui 12 mesi è appunto il tema dell’udienza di oggi nella quale Berlusconi, accanto all’opzione temuta ma non realistica della detenzione domiciliare ad Arcore, punta ad essere affidato ai servizi sociali.
In moltissimi casi i condannati ottengono l’affidamento ai servizi sociali senza alcuno specifico programma riabilitativo ma solo con l’indicazione di “relazionarsi con l’assistente sociale designato” dell’Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe). Una quasi totale libertà, quindi, limitata solo all’obbligo di restare a casa tra le 11 di sera e le 6 del mattino, di non frequentare tossicodipendenti e pregiudicati, di non poter andare all’estero, di non uscire dalla regione dove il Tribunale ha stabilito il domicilio.
Una situazione tutto sommato favorevole per Berlusconi che riuscirebbe anche a mantenere ampi margini di libertà per la sua attività politica di leader di Forza Italia. In altri casi accade invece che i giudici accolgano un programma proposto dal condannato, e per prepararsi anche a questa teorica eventualità, Berlusconi, nella memoria difensiva depositata al Tribunale di Milano in vista dell’udienza di oggi, fa una controproposta a quella ipotizzata dall’Uepe (mezza giornata alla settimana in un centro per anziani), e cioè si dice disponibile a frequentare una cascina nell’hinterland milanese che un’associazione benefica sta finendo di costruire per aiutare persone con disabilità.
Qui l’ex Cavaliere prospetta che potrebbe motivare i disabili, contribuire all’attività di recupero e favorire studi sul tema.
Curioso è come Berlusconi, nella stessa memoria difensiva, proprio mentre ieri in pubblico insiste che “la sinistra, avvalendosi del suo braccio giudiziario, vuole impedirmi di condurre la campagna elettorale”, corre invece al riparo e confessa che è tutta scena, che gli attacchi alla magistratura avrebbero solo motivazioni politiche, che sarebbero dettati esclusivamente da finalità elettorali, e che giammai mirerebbero a colpire le figure dei giudici.
Oggi però Berlusconi non interverrà all’udienza a porte chiuse. A rappresentarlo in aula due donne avvocato, certo meno note dei penalisti difensori titolari, Coppi e Ghedini, ma più specializzate per quanto concerne il diritto dell’esecuzione penale: Angela Maria Odescalchi e Michela Andresano.
Alessandra Scolaro