Italia e UE pronte a sospendere Mare Nostrum. Boldrini: “Bilancio positivo”
L’Italia a breve potrebbe sospendere Mare Nostrum: a rivelarlo è La Stampa. In un articolo firmato da Guido Ruotolo si parla di una svolta ormai prossima, di un’intesa praticamente raggiunta tra Italia e Unione Europea per la soppressione di Mare Nostrum, l’operazione militare e umanitaria che ebbe inizio il 18 ottobre 2013 con lo scopo di fronteggiare la perenne emergenza sbarchi nello Stretto di Sicilia.
L’evento “detonatore” che incoraggiò l’Italia a dare vita all’operazione fu l’ecatombe di migranti avvenuta nell’ottobre 2013 al largo di Lampedusa: 300 naufraghi persero la vita in una delle più tragiche traversate mai compiute verso le coste Italiane. Da allora la situazione non è affatto migliorata. Gli sbarchi, spesso fatali (l’ultima strage ieri notte, sempre a Lampedusa: 6 i cadaveri recuperati in mare), non accennano a fermarsi. Quelli di Mare Nostrum, l’operazione nata con gli obiettivi di “garantire la salvaguardia della vita in mare e assicurare alla giustizia tutti coloro i quali lucrano sul traffico illegale di migranti”, sono i numeri di un fallimento. Il Viminale ha previsto che per la fine dell’anno gli immigrati giunti nel nostro Paese saranno più di 100 mila.
L’accoglienza dei profughi è gestita nel caos più totale e le spese che l’Italia sta sostenendo per finanziare l’operazione hanno raggiunto cifre da capogiro: 9,3 milioni di euro al mese stanziati per gestire gli arrivi; ma gli afflussi extra hanno fatto lievitare alle stelle i costi di Mare Nostrum sin dal principio, con una spesa di quasi un miliardo di euro prevista entro la fine del 2014 (dati forniti sia da L’Espresso che da Libero).
L’ipotesi caldeggiata da Roma e Bruxelles, stando sempre alle indiscrezioni fornite da La Stampa, è dunque quella di mandare in soffitta Mare Nostrum per fare largo a Frontex, l’agenzia europea deputata al pattugliamento delle frontiere aeree, marittime e terrestri degli stati membri che sta già lavorando in sinergia con Mare Nostrum. Nel nuovo dispositivo di salvataggio si prevede un forte coinvolgimento di altri paesi tra cui Spagna, Francia, Germania e Finlandia.
LE PAROLE DI LAURA BOLDRINI – Per Laura Boldrini il bilancio di Mare Nostrum resta comunque positivo. In un’intervista rilasciata a La Stampa il Presidente della Camera ha espresso “una valutazione piena di orgoglio per quello che l’Italia ha fatto e sta facendo. Mare Nostrum è un’operazione meritoria, l’unica dopo anni di inerzia colpevole. Metterla sul banco degli imputati vuol dire non aver a cuore la vita umana. Ed è assolutamente irrealistico pensare che chi fugge dai bombardamenti o dalla follia estremista lo faccia perché è a conoscenza di Mare Nostrum”. La Boldrini ha però sottolineato che Mare Nostrum da sola “non basta, perché cura i sintomi, non la malattia. La malattia va ricercata nelle motivazioni della fuga, ed è lì che bisogna agire con più efficacia: nel rilanciare i negoziati di pace, nel rafforzare i processi di democratizzazione, nel porre le basi per uno sviluppo sostenibile dei Paesi più svantaggiati. L’Europa potrebbe avere un importante ruolo, se fosse capace di agire in modo unitario”. Secondo il Presidente della Camera, comunque, anche Frontex presenterebbe limiti dal momento che “non prevede il monitoraggio e il soccorso in mare, ma solo il controllo delle frontiere esterne”.
L’APPELLO DI SANDRO GOZI – A concordare con le dichiarazioni del Presidente della Camera anche il sottosegretario Sandro Gozi: “L’Italia chiede coerenza alla Ue. Il Mediterraneo è una frontiera comune. Occorrono azioni comuni a partire da un aumento dei fondi e delle capacità operative di Frontex, che deve sostituire Mare Nostrum. È su questo che il governo lavora”, ha chiarito Gozi, intervenendo al meeting di Cl in corso a Rimini.”Lavoriamo intensamente perchè la risposta della Ue sia positiva, in coerenza con quanto è stato detto al vertice europeo di fine giugno in cui è stata chiaramente indicata l’assunzione di responsabilità condivisa per fare fronte all’immigrazione nel Mediterraneo”, ha continuato il sottosegretario che ha difeso a spada tratta l’operazione Mare Nostrum: “Ha salvato 120 mila vite umane e ha consentito di arrestare 500 trafficanti di uomini. Con quella operazione l’Italia da sola ha dimostrato cosa dovrebbe fare la Ue tutta insieme. Il Mediterraneo non può essere un cimitero dell’indifferenza e dell’egoismo della Ue ma un luogo dove l’Europa deve dimostrare di esistere effettivamente”, ha aggiunto Gozi. “L”Europa, ha sottolineato il sottosegretario nel suo intervento – deve intervenire per una mediazione tra le forze in campo in Libia. Perchè molti dei problemi dell’ondata migratoria a cui assistiamo derivano dal fatto che quel paese sia fuori controllo”.
Antonio Atte