Ucraina, accordo per “cessate il fuoco”. Renzi: “non è guerra fredda”
Ucraina e Russia tornano a parlarsi e si apre uno spiraglio sulla crisi nell’Est. È stato l’ufficio del Presidente Petro Poroschenko a diramare la notizia in mattinata. Nella nota si leggeva che Kiev e Mosca avevano raggiunto un accordo su un “cessate il fuoco permanente”. Successivamente il testo sarebbe stato corretto e modificato in “regime di cessate il fuoco”. Il Capo di Stato ucraino e il Presidente russo Vladimir Putin si sono sentiti al telefono e “hanno constatato di condividere in larga misura le opinioni sul processo di pace”.
Tuttavia Dmtri Peskov, portavoce del Cremlino, pur confermando l’avvenuta telefonata e la sintonia tra i massimi vertici dei due paesi ha ricordato che “non hanno concluso l’accordo di cessate il fuoco perché la Russia non è parte del conflitto ucraino”. Arrivano però anche le prime reazioni positive da parte dei leader separatisti. Le autorità della Repubblica di Donetsk si sono dette favorevoli a una soluzione politica se l’esercito ucraino cesserà di sparare e si ritirerà dalle regioni orientali del paese. Unica voce fuori dal coro quella del Primo Ministro ucraino Arseniy Yatseniuk che auspica la “costruzione di un muro” tra Ucraina e Russia.
Le condizioni della tregua a quanto riferisce Putin, oltre alla fine dei combattimenti e alla ritirata dell’esercito di Kiev, comprendono la fine dei bombardamenti dell’aviazione sui civili, lo scambio di prigionieri, l’apertura di un corridoio umanitario, il pieno controllo e il monitoraggio internazionale sulle tappe della pace. Il Presidente russo, dalla capitale mongola di Ulan Bator, ha anche anticipato che le autorità ucraine e i separatisti potrebbero accordarsi già il 5 Settembre a Minsk, in occasione di un incontro del “Gruppo di Contatto” (Russia e Osce).
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso “grande apprezzamento” per “gli ultimi positivi sviluppi” della conversazione tra Putin e Poroschenko. “L’auspicio è che tale dialogo apra la strada al rilancio di quella cooperazione tra Ue e Russia oggi in grave crisi dopo essersi sviluppata nel corso degli anni” ha inoltre dichiarato il Capo dello Stato. Precedentemente il Premier Matteo Renzi aveva tentato di gettare acqua sul fuoco: “non siamo alla guerra fredda, non siamo allo scontro di civilità”. Il Presidente del Consiglio ha poi aggiunto: “spero che sul teatro ucraino possa tornare la pace. Il mondo ha bisogno che la Russia svolga il suo ruolo, come in passato, nell’aiutare a risolvere le crisi”.