Renzi “Non andrò al Forum di Cernobbio” Premier diserta assemblea industriali
Se aveste pensato che Renzi fosse espressione esclusivamente dei poteri forti, dovreste ricredervi adesso. L’ex sindaco fiorentino, infatti, dopo non aver partecipato al meeting di Rimini (Comunione e Liberazione), ha rifiutato l’invito al Forum Ambrosetti che si terrà nei prossimi giorni a Como. Particolare, visto che la consuetudine voleva i Presidenti del Consiglio (da Prodi a Berlusconi, da Letta a Monti) accettare di buon grado la chiamata degli industriali. “Togliamo l’Italia dalle mani di quelli che vanno nei salotti buoni”, usa dire Renzi. Ed il parallelismo tra quella ‘gente bene’ e gli industriali balza subito all’occhio.
Il segretario Pd è stato netto, rispondendo ai cronisti: “No, non andrò a Cernobbio”, ha affermato in modo conciso. Non è più tempo di interlocutori vestiti da mediatori: la politica renziana gira tutta attorno a questo punto. Il leader, Renzi, crea consenso personalmente, senza intermediari e lo costituisce presso un agglomerato eterogeneo di persone. E le primarie, grazie alle quale è stato eletto (si ricordi con la percentuale bulgara di 68%) Renzi al Nazareno, rappresentano più di ogni altro sistema questa nuova via: il leader viene eletto direttamente dal popolo, oltrepassando gli strati intermedi dirigenziali di partito (legando quindi leader ed elettorato), prendendo infine il potere.
Renzi attacca (non direttamente gli industriali, ovvio, ma i poteri forti): “loro non hanno capito che qui si cambia davvero e se qualcuno pensa di condizionarmi sappia che non ce la farà”. Continua, confidandosi ai suoi collaboratori: “è da quando sono a Palazzo Chigi che prima dicono che non riesco a dare gli ottanta euro, poi che non riesco a fare la riforma del Senato, ora che non ce la faccio ad andare avanti. Mi pare che sino ad adesso queste previsioni si siano rivelate errate. Io vado avanti senza guardare in faccia nessuno”. Il ‘potere forte’ è colui che è rimasto al potere per decenni, mentre il paese entrava nel vortice della recessione. I ‘dinosauri’, coloro che Renzi vuole rottamare. E come nell’economia, anche nella politica ce ne sono: e sono pure parecchi. Massimo D’Alema, secondo il premier, lo è eccome e quest’ultima polemica (organizzazione e discussione nel Pd e risultati dell’esecutivo) sembra poter aiutare Renzi che, nuovamente, si trova l’espressione del passato, della casta, contro. Un altro punto di consenso nel paese.
Daniele Errera