Pd, Civati respinge l’invito di Renzi “Non entro in segreteria”
Pd: dopo l’intervento del segretario-premier Renzi ieri alla Festa dell’Unità di Bologna non si fa attendere la replica di Civati. Nel suo intervento Renzi ha annunciato che entro la fine della settimana sarà comunicata la nuova segreteria: “Ci sono due paletti – ha precisato – io da solo non ce la faccio e l’altra condizione è che i veti non sono accettabili. Non possiamo passare tempo a litigare. Propongo una segreteria unitaria, dove la responsabilità è in capo a tutti. Ma deve essere chiaro che se nel Pd qualcuno vuole la rivincita l’avrà nel novembre del 2017, quando ci sarà il prossimo congresso”. Civati respinge l’invito e spiega: “Se la linea rimane questa, non ho intenzione di entrare: sono un politico noioso, resto uno dei pochi che non cambia idea ogni cinque minuti”. In un’intervista a La Stampa, Pippo Civati, commenta così l’annuncio di Matteo Renzi per una nuova segreteria del partito che coinvolga anche le minoranze. “Per il momento di nuovo c’è solo un annuncio, che ho sentito come gli altri dalla piazza della Festa dell’Unità: poi, che sia accompagnato da una vera proposta, non lo so ancora. Come si sa, contesto lo schema generale delle larghe intese e non ho condiviso alcune scelte del governo: su Costituzione, lavoro, legge elettorale, ho un sacco di perplessità. Allora, o si può discutere delle cose veramente, o altrimenti non ha molto senso un membro della segreteria con un sacco di perplessità”. “Da tempo chiedo un’altra cosa, una rappresentanza nei gruppi parlamentari, tra chi fa parte dell’Ufficio di presidenza, ed è dal congresso che aspetto una risposta”, sottolinea Civati, che dice di non intravedere i veti di cui parla il premier: “esistono semplicemente opinioni su alcuni punti non coincidenti. A volte i gufi sono immaginari, nella sua testa”.