Scozia, ultimi sondaggi concordi sul leggero vantaggio dei “no” all’indipendenza
Scozia, ultimi sondaggi concordi sul leggero vantaggio dei “no” all’indipendenza
Arrivati ormai alla vigilia dello storico referendum con il quale i cittadini scozzesi saranno chiamati a decidere sull’indipendenza da Londra, vengono pubblicati anche gli ultimi sondaggi, i quali mostrano tutti un vantaggio dei “no” all’indipendenza, anche se il margine non è di quelli che possono lasciar tranquilli gli unionisti.
Secondo la rilevazione effettuata da Opinium per il Daily Telegraph, i “no” raggiungono, infatti, il 52% dell’elettorato contro il 48% dei “sì”: questo dato al netto degli indecisi che costituiscono il 6% del campione. Lo stesso sondaggio mette in evidenza come il 50% degli scozzesi non si fidi delle promesse di nuovi poteri e maggiore autonomia fiscale arrivate negli ultimi giorni da Londra, a fronte di un 34% pronto a crederci.
La campagna per il referendum, inoltre, secondo il 49% degli intervistati lascerà strascichi nelle relazioni fra la Scozia e il resto del Regno Unito, comunque esso vada; solo un 23% pensa invece che la campagna referendaria avrà un effetto positivo, atto a rafforzare l’unità del popolo scozzese. Infine, quanto all’eventuale moneta della Scozia indipendente, il 47% degli elettori intervistati pensa che la sterlina possa continuare a circolare, mentre non dovrebbe essere più la valuta nazionale per il 37%.
Le stesse percentuali per “yes” e “no (48 contro 52) emergono dai risultati del sondaggio ICM per lo Scotsman, ma per questa rilevazione gli indecisi sarebbero ancora ben il 15% dell’elettorato. Il trend delle preferenze mette in evidenza, in particolare, come nell’ultimo mese i favorevoli all’indipendenza abbiano guadagnato il 3%, passando appunto dal 45% al 48%.
Il sondaggio, condotto fra il 12 e il 16 di settembre, mostra inoltre come “catturare” il voto femminile in queste ultime battute della campagna potrebbe giocare un ruolo decisivo per il risultato finale: risulta infatti ancora indeciso il 16% delle donne contro il 12% degli uomini, con le elettrici che appaiono più scettiche verso l’indipendenza. Includendo gli indecisi, il 37% delle donne risultano favorevoli a fronte del 47% di contrarie, mentre fra gli uomini i “sì” sono addirittura in vantaggio 45 contro 43 per cento.
Anche l’ultimo sondaggio, realizzato da Survation e pubblicato dall’edizione scozzese del Daily Mail, conferma lo stesso dato: il 52% sarebbe pronto a votare “no” contro il 48% di “sì”; in questo caso gli indecisi sarebbero pari all’8,3% dell’elettorato. Sempre la rilevazione Survation ci dice che il 74% voterà con la “testa” a fronte di un 19% che invece dichiara che farà prevalere il “cuore”.
Ancora il 46% ritiene che il primo ministro scozzese Salmond non si dimetterà in caso di vittoria del “no”, contro un 39% che invece pensa che lascerà l’incarico. Alla stessa maniera il 52% degli scozzesi sostiene che il primo ministro britannico Cameron non si dimetterà in caso di vittoria dei “sì“, mentre pensano ad un suo passo indietro il 30%.