Linea dura di Grillo e del M5S “Articolo 18 non si tocca”
“L’articolo 18 non si tocca” a scendere in campo per la difesa dello Statuto dei lavoratori è questa volta Beppe Grillo in persona che sul suo blog si interroga sui motivi per i quali dobbiamo mettere mano alla riforma del lavoro. “Perchè ce lo chiede l’Europa… ma l’Europa, con rispetto parlando, può andarsene a fancuxo”.
“Qualcuno ci deve ancora spiegare le ragioni per cui togliere i diritti ai lavoratori come l’abolizione dell’articolo 18 possa far ripartire l’economia. Senza certezze un lavoratore investirà di meno, la banca gli negherà un prestito”, osserva Grillo che continua: “I lavoratori si sono guadagnati diritti minimi con decenni di lotte e non li cederanno alla massoneria o alle banche che hanno distrutto intere economie con la bancarotta della finanza del 2008”. Vogliono, continua il leader M5S “chiudere i buchi della finanza internazionale con la sottrazione dei diritti sociali”. Ma, avverte Grillo, “l’articolo 18 non si tocca”.
GRILLO “NOI CONSERVATORI?NAPOLITANO DEPUTATO DAL ’53” – “Qualcuno ci prende per il culo parlando di ‘conservatorismi’ dopo che è stato mantenuto dagli italiani a fare il politico come deputato dal 1953”. Così Beppe Grillo nel post a difesa dell’articolo 18. Si vuole “trasformare i lavoratori in schiavi. E per farlo, da noi hanno messo lì un vecchio e un bambino” con riferimento a Napolitano e Renzi.