Lotta all’evasione fiscale: arriva il reverse charge
Si chiama reverse charge e potrebbe essere il nuovo metodo varato dal governo per incrementare la lotta all’evasione fiscale. Il reverse charge consiste nel far sì che l’acquirente paghi l’Iva, l’imposta sul valore aggiunto, non più al fornitore ma direttamente allo Stato. Con questa manovra l’Erario potrebbe incassare 2-3 dei 40 miliardi di euro di Iva che vengono annualmente evasi.
Per il momento si parla di estendere il provvedimento al settore delle costruzioni e dei servizi. Verrebbero ad essere colpiti così, tra tutti i contribuenti, soprattutto i grandi acquirenti, che non potrebbero più servirsi di intermediari per aggirare l’Iva.
Per il momento lo Stato non prevede di applicare il reverse charge a tutte le operazioni commerciali anche perché per effettuare una tale manovra occorrerebbe il consenso dell’Unione Europea. Già nel 2006 infatti la Germania aveva avanzato una proposta simile, proposta che però che l’Unione Europea ha lasciato in sospeso. A gravare sulla decisione arrivò anche il no dell’Italia.
Alessandra Scolaro