Ecco tutte le nomine: Moretti a Finmeccanica, Marcegaglia all’Eni
Dopo 4 ore di vertice, il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Economia Giancarlo Padoan hanno trovato l’accordo sulle nomine ai vertici delle principali aziende di Stato. E sono designazioni che cambiano radicalmente le caselle apicali dei cosiddetti “gioielli di famiglia”.
Mauro Moretti, ad esempio, da Trenitalia va a sostituire Scaroni come amministratore delegato di Finmeccanica, con Gianni De Gennaro come presidente. All’Eni arriva l’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, mentre ad è stato scelto Descalzi.
Alle Poste va Luisa Todini, ex consigliere d’amministrazione Rai in quota centrodestra; la nuova presidente Enel sarà invece Patrizia Grieco. A Terna, il presidente è Catia Bastioli, mentre per l’amministratore delegato serve ancora un giorno di riflessione. E’ questo lo schema dei vertici per le aziende di Stato voluto da Matteo Renzi, che avrebbe proposto un tetto ai compensi di 238.000 euro all’anno, pari a quanto percepisce il Presidente della Repubblica.
“Desidero augurare buon lavoro ai nuovi vertici di Enel, Eni, Finmeccanica e Poste italiane. Una squadra di professionisti di grande qualità e riconosciuta autorevolezza che, sono sicuro, lavoreranno per raggiungere gli obiettivi strategici ambiziosi di società che rappresentano asset fondamentali per il Paese”. Queste le parole con cui il Presidente del Consiglio Renzi commenta la tornata delle nomine dei vertici delle partecipate. “Sono particolarmente soddisfatto – aggiunge il premier – per la forte presenza femminile, segno di un protagonismo che chiedeva da troppo tempo un pieno riconoscimento anche da parte del settore pubblico, in linea, anzi all’avanguardia, rispetto alle migliori esperienze europee ed internazionali”. Ma Beppe Grillo boccia le nomine di Renzi: “Ha messo lì i suoi amici”.