Brasile: al ballottaggio Dilma Rousseff e Aécio Neves
Sarà Dilma Rousseff contro Aécio Neves. Marina Silva non accede infatti al ballottaggio e va a sbattere contro lo scoglio del primo turno delle elezioni presidenziali in Brasile. La candidata evangelica e ambientalista del Partito Socialista è arrivata terza. Per lei la corsa finisce qui.
Non c’è stato bisogno di contare tutti i voti: quando le procedure erano arrivate al 92 per cento di schede scrutinate, il tribunale elettorale ha ufficializzato che a vedersela al ballottaggio del 26 ottobre saranno Dilma Rousseff e Aécio Neves, capace di rubare voti a entrambe le avversarie e di finire molto più vicino alla attuale presidente rispetto alle previsioni della vigilia.
Rousseff ha ottenuto il 41,6 per cento, in linea con le aspettative, raccogliendo quattro milioni di voti in meno rispetto alle elezioni del 2010. È ciò che è successo alle sue spalle ad essere stata una sorpresa rispetto ai sondaggi che avevano condotto al voto: Aécio Neves al 33,6 per cento e Marina Silva al 21,3. Tra i due la distanza si era ridotta notevolmente ma l’entità del distacco è andata oltre le previsioni. Marina Silva finisce ancora una volta terza, proprio come nel 2010. Rispetto a quattro anni fa ha raccolto due milioni di voti in più.
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A contendersi la poltrona di presidente saranno i candidati del Partito dei lavoratori e del Partito Socialdemocratico Brasiliano: sarà la quarta volta di fila. Tra i due la distanza è meno di quella prevista: Rousseff ha un vantaggio importante che la mette in una posizione di forza, ma non abbastanza da farle dormire già da adesso sonni tranquilli. I voti di Marina Silva peseranno nel secondo turno.
Se la percentuale di elettori che l’ha scelta andasse dritta dritta da Aécio Neves per Dilma Rousseff potrebbe chiudersi l’esperienza alla guida del Brasile: un travaso del genere è però improbabile. Ma i veri nemici di Dilma Rousseff, quelli più ostici, sono altri e sono nemici che non può battere in tre settimane: l’alta inflazione e l’economia che non gira più come qualche anno fa. Molti brasiliani hanno voltato le spalle a lei e al Partito dei Lavoratori sull’onda della delusione per il quadro generale in cui versa il paese.
Quattro anni fa Marina Silva non si sbilanciò, preferendo non indicare né un candidato né l’altro. Fino a oggi ha sempre respinto le proposte di Aécio Neves: nelle prossime ore dovrà decidere se tenere il punto. “Faremo prima una riunione”, ha dichiarato ai suoi elettori durante il discorso di ringraziamento.
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