Alfano contro le nozze gay: “Invito formale al ritiro ed alla cancellazione”. Orfini: “Gay hanno diritto di sposarsi”
Il ministro Angelino Alfano a gamba tesa contro le nozze gay. Alfano annuncia una circolare che “firmerò stamattina” rivolta ai prefetti con un “invito formale al ritiro ed alla cancellazione” delle trascrizioni di nozze gay registrate all’estero. “In caso di inerzia – va avanti Alfano – si procederà al successivo annullamento d’ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati”.
Per Alfano: “Quei matrimoni non possono essere trascritti. Il punto è uno: a ogni evidenza le direttive che sono state date con provvedimenti dei sindaci, che prescrivono agli ufficiali di stato civile di provvedere alla trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero tra persone dello stesso sesso non sono conformi alle leggi italiane. In Italia non è possibile che ci si sposi tra persone dello stesso sesso, quindi se ci si sposa tra persone dello stesso sesso, quei matrimoni non possono essere trascritti nei registri dello stato civile italiano, per il semplice motivo che non è consentito dalla legge”.
La presa di posizione di Alfano segue la richiesta avanzata dal consiglio comunale di Milano, dove è sindaco Giuliano Pisapia, di trascrivere i matrimoni tra coppie omosessuali sposate all’estero. Nei giorni scorsi alcuni sindaci avevano trascritto alcune unioni omosessuali che erano state celebrate all’estero. Il primo caso è quello di una coppia formata da due donne che aveva fatto domanda al comune di Udine per registrare le nozze celebrate in Sudafrica.
“Se vogliono annullare gli atti delle trascrizioni dei matrimoni contratti all’estero lo facciano. Io non ritiro la mia firma. Lo facciano dunque ma non nel nome di Bologna, che come sindaco rappresento. Io non obbedisco”. Questa la dura presa di posizione del sindaco di Bologna, Virginio Merola contro Alfano.
Al leader Ncd replica con tweet anche il presidente del Pd, Matteo Orfini
Caro @angealfa, invece di annullare le trascrizioni dei matrimoni gay preoccupiamoci di renderli possibili anche in Italia.
— orfini (@orfini) 7 Ottobre 2014