Ebola: due italiani in quarantena

Pubblicato il 25 Ottobre 2014 alle 14:37 Autore: Felice Tommasino
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Rischio Ebola? Per ora sarebbe solo una misura precauzionale, quella adottata nei confronti del chirurgo Paolo Setti Carraro e dell’ostetrica Chiara Maretti. I due, rimpatriati la scorsa settimana, lavoravano nell’ospedale governativo di Pujeun in Sierra Leone, uno dei paesi maggiormente colpiti dal virus ebola.

QUARANTENA DI TRE SETTIMANE

I due resteranno in casa per 21 giorni. Periodo nel quale, in genere, si manifestano i sintomi del virus. Si trovavano da giugno nel paese africano per conto dell’associazione “Cuamm medici per l’Africa”. Durante la loro permanenza lì, a causa di una violazione dei protocolli sanitari non imputabile a loro, sarebbero stati esposti al rischio contagio.

Come riferito dal direttore del Servizio igiene pubblica dell’Asl di Milano, la loro quarantena terminerà tra il 5 ed il 10 novembre. Giorgio Ciconali sottolinea inoltre che quella adottata nei loro confronti è soltanto una misura precauzionale. “Fossero venuti a contatto diretto con malati o con fluidi infetti, sarebbero stati messi in isolamento in una struttura ospedaliera”. Gli esperti dell’Asl monitorano costantemente la temperatura corporea dei due medici. Carraro e Maretti sono tenuti infatti a comunicarla 2-3 volte al giorno.

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EBOLA, CONTATTO INDIRETTO

Il loro contatto con malati di ebola sarebbe stato solo indiretto. Inoltre l’associazione Cuamm fa sapere che il loro rientro in Italia non sarebbe altro che il frutto del normale avvicendamento tra gli operatori sanitari coinvolti nella missione. Sarebbe infatti previsto un periodo di permanenza di 3 o 4 mesi. I due, come detto, si trovavano in Sierra Leone da giugno.

Non sembrano di diverso avviso le parole dell’assessore lombardo della Salute Mario Mantovani. “Non abbiamo fatto altro che applicare le linee guida ministeriali”. Aggiungendo “È solo una misura precauzionale, in questo momento non c’è pericolo”.

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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