Legge di Stabilità, nuovo scontro tra Governo e sindacati
Ennesimo scontro tra Governo e sindacati. In occasione del vertice di oggi pomeriggio sulla Legge di Stabilità, le parti sociali hanno attaccato duramente l’esecutivo. Motivo? La mancata autorizzazione dei ministri a discutere. “Non avevano il mandato”, ha commentato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo al termine dell’incontro. E la leader della Cgil, Susanna Camusso, ha aggiunto: “Il problema è che non avevano mandato a discutere. Questa è la sintesi del rispetto che si ha per le parti sociali”, dice: “E’ surreale”.
LE REAZIONI DELLA CGIL – “Il Governo non intende, non dico condividere con le parti sociali, ma neanche provare a misurarsi. Questo non ci pare un governo innovatore. E’ sembrato che gli incontri siano solo dei luoghi dove le parti dicono solo quello che pensano, senza reale confronto. Avevamo detto che in assenza di risposte saremmo andati avanti. Mi pare che siamo in assenza di risposte” ha dichiarato la Camusso. E ancora Barbagallo: “Non sono mai incontri inutili, noi abbiamo mostrato le nostre richieste, ma è sembrato che loro non erano in condizioni di dirci nulla. Aspettiamo”.
LE REAZIONI DELLA CISL – “Correggere svarioni”. “Non so se sia stato un incontro surreale o normale. Lo valuteremo”, ha invece commentato la segretaria della Cisl, Anna Maria Furlan. “Il governo si è riservato di valutare le nostre proposte e abbiamo chiesto di correggere degli ‘svarioni’. Mi auguro che gli approfondimenti siano positivi. Poco di nuovo e molto di vecchio, invece, sul fronte della spending review alle regioni con il rischio che si trasformi in più tasse e meno servizi, quindi la nostra attenzione sarà anche su questo”.
IL GOVERNO – “Siamo aperti al contributo dei sindacati”, ha risposto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ma nel rispetto dei saldi della manovra. I contributi delle associazioni di categoria saranno esaminati e approfonditi”. La stessa risposta era arrivata dal ministro del Lavoro, Poletti, durante l’incontro: “Ascolteremo le vostre valutazioni”.
Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha dichiarato: “Le parole chiave sono crescita e occupazione che noi vogliamo raggiungere attraverso il taglio delle tasse per il lavoro e il sostegno ai redditi bassi, resteranno stabili e avranno un impatto positivo per l’economia”. Padoan ha sottolineato, che “c’è inoltre un forte legame tra la legge di stabilità con le riforme del lavoro, della P.a. e della giustizia, nel rispetto dei vincoli europei”.