Susanna Camusso attacca il premier Renzi: “E’ a Palazzo Chigi grazie ai poteri forti”. Reazioni stizzite dal PD
Lo scontro a distanza tra Susanna Camusso e Matteo Renzi, che dura ormai da giorni, continua. La numero uno del sindacato di Corso d’Italia, intervistata da Repubblica, torna ad attaccare il premier che, a suo dire, è stato messo lì dai poteri forti.
“MARCHIONNE NON È STATO SMENTITO” – Prendendo un lancio d’agenzia del 2 ottobre, la segretaria della Cgil torna su una dichiarazione rilasciata da Sergio Marchionne. L’Ad di Fiat, in quell’occasione, parlando della riforma del mercato del lavoro, aveva affermato che l’ex sindaco di Firenze “fosse stato messo là” con uno scopo preciso, ossia “togliere i rottami dai binari”.
“Vede, quella dichiarazione non è mai stata smentita”, ha dichiarato Camusso, che è rimasta colpita dal fatto che “un cittadino svizzero che ha spostato le sedi legale e fiscale della Fiat all’estero possa dire del nostro presidente del Consiglio ‘l’abbiamo messo là’ e che lo possa fare senza suscitare alcuna reazione”.
“Questo spiega l’attenzione del governo nei confronti dei grandi soggetti portatori di interessi particolari”, ha proseguito la Camusso, sostenendo che “il governo copia le proposte delle grandi imprese di Confindustria”.
“NON RINUNCIAMO A CAMBIARE LA LEGGE DI STABILITÀ” – Più agguerrita che mai, Camusso, poi, torna anche sulla Legge di stabilità: “Non rinunciamo affatto all’idea di poter cambiare la Stabilità come le riforme che sono state presentate”, ha affermato la leader della Cgil, che è per una “politica economica espansiva” basata non solamente sul taglio delle tasse e della spesa, ma anche su investimenti pubblici, sul modello americano.
Per Camusso, quindi, la scappatoia per ricavare le risorse destinate agli investimenti è una patrimoniale: “Ce l’ha anche la Germania”, ha, poi, dichiarato la sindacalista.
SCISSIONE PD, “IO DIFENDO L’AUTONOMIA DEL SINDACATO” – Da iscritta al Pd, Camusso è stata, poi, intervistata anche sul futuro del suo partito e sulle ipotesi di una scissione della minoranza. “Non intervengo nelle vicende interne di un partito”, ha affermato la numero uno di Corso d’Italia, sostenendo di avere “la responsabilità di difendere l’autonomia del più grande sindacato italiano”.
Tant’è che la manifestazione di sabato non deve essere considerata, secondo Camusso, come “un’iniziativa all’interno del dibattito del Pd”, perché “quella era una piazza del lavoro”.
LE REAZIONI IN CASA PD – L’intervista di Susanna Camusso a Repubblica non è piaciuta in casa Pd, dove le reazioni non si sono fatte attendere.
Questa mattina, alla trasmissione di Rai Tre Agorà, l’eurodeputata Pina Picierno ha dichiarato:”Sono rimasta molto turbata dalle parole di Camusso che dice oggi a qualche giornale che Renzi è al governo per i poteri forti. Potrei ricordare che la Camusso è eletta con tessere false o che la piazza è stata riempita con pullman pagati, ma non lo farò”.
Sulla vicenda, è intervenuto anche Matteo Orfini, che ha affidato a Twitter il proprio pensiero: “Cara Susanna Camusso – scrive il presidente del partito – Matteo Renzi a Palazzo Chigi lo ha messo il Pd, decidendolo in direzione. E non ricordo i festeggiamenti dei poteri forti”.