Ast, operai caricati dalla Polizia. Landini: “Picchiati senza motivo”
La vertenza sull’acciaieria Ast, con sede a Terni, ha creato polemiche e tensioni nella mattinata. Gli operai, tra sit-in e cortei, diretti verso la sede del ministero dello Sviluppo economico sono stati intercettati dalla Polizia e hanno subito cariche di contenimento. I diretti interessati parlano però di cariche indiscriminate: “Hanno caricato gli operai – ha detto il segretario della Fiom, Maurizio Landini – che poi ha aggiunto con toni durissimi: “Il governo deve rispondere, siamo noi che paghiamo le tasse e che lavoriamo. La presidenza del Consiglio dica una parola invece di fare slogan del cazzo! Devono chiedere scusa, perché paghiamo le tasse anche per loro. Devono sapere che questo Paese esiste grazie alla gente che lavora”.
L’invettiva diventa via via sempre più pesante: “Hanno rotto le palle con la Leopolda, basta slogan! Dobbiamo pagare noi che paghiamo le tasse? Che diano ordine di colpire chi devono colpire, siamo in un Paese di ladri ed evasori e vengono a picchiare noi?”Chiediamo un incontro con il ministro e il capo della polizia, devono spiegare quello che è successo”.
La Questura di Roma prende le distanze: “Non c’è stata nessuna carica, ma un’azione di contenimento quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone di poliziotti per andare verso la stazione Termini ed occuparla. Sono stati i manifestanti ad andare verso il cordone degli agenti che li hanno dovuti contenere“.
Frasi che non convincono i leader di Cisl e Uil, Furlan e Angeletti: “Oggi è successo un fatto grave e inaccettabile. Questa la cifra della politica di attacco ai sindacati? In piazza c’erano solo lavoratori e non sindacalisti. Le forze dell’ordine non devono alimentare il disordine”. E Annamaria Furlan, leader Cisl: “Noi abbiamo sempre il massimo rispetto nei confronti delle forze dell’ordine che fanno il loro dovere. Ma è davvero incomprensibile e grave quello che è accaduto oggi al corteo dei lavoratori della Ast di Terni”.
Solidarietà arriva anche dai partiti di centrosinistra e M5S. Il Pd: “Grandissima preoccupazione e solidarietà ai lavoratori che difendono non solo il loro posto di lavoro ma un pezzo della manifattura italiana”, ha commentato Stefano Fassina. Mentre per il presidente del Pd, Matteo Orfini, “in casi così drammatici ci può essere tensione, ma i lavoratori dell’Ast vanno ascoltati non caricati”.
Molto critico Luigi Di Maio, deputato del Movimento Cinque Stelle e vicepresidente della Camera, che ha attaccato il presidente del Consiglio: “Renzi alla Leopolda ha detto agli operai delle acciaierie di Terni che si sarebbe impegnato di più per loro. Intendeva facendoli manganellare come stamattina? Tre di loro sono in ospedale”.