Spagna: la crescita di Podemos scuote il panorama politico

Pubblicato il 4 Novembre 2014 alle 10:29 Autore: Antonio Scafati

Di sinistra, ambientalista, con meno di un anno di vita alle spalle e già primo partito sulla scena politica: in Spagna è il momento di Podemos. Secondo il sondaggio realizzato per il quotidiano El País dall’istituto Metroscopia, Podemos è in testa: 27,7 per cento, più del Partito Popolare del premier Mariano Rajoy (in grossa difficoltà con appena il 20,7) e più del Partito Socialista (con il  26,2). Sulla carta d’identità di Podemos, la data di nascita ufficiale recita gennaio 2014. È bastato meno di un anno per scalare la politica di Spagna.

PABLO IGLESIAS

Pablo Iglesias è il fondatore, e portavoce, del partito: scrittore, giornalista, accademico, presentatore tv, 36 anni, eurodeputato. Lo scorso maggio, Podemos (traducibile come ‘Noi possiamo’) ha preso l’8 per cento alle elezioni europee, conquistando cinque seggi: era il battesimo elettorale. Podemos usa internet, piace soprattutto ai giovani, rappresenta per molti aspetti l’evoluzione del movimento degli Indignados, che nel 2011 tennero in scacco le piazze di Madrid.

Podemos Spagna IglesiasPhoto by Podemos UlviéuCC BY 2.0

IL PROGRAMMA

Il programma politico di Podemos ha molto a che fare con il contesto socio-economico della Spagna di oggi: prevede la nazionalizzazione di parte dei servizi pubblici, critiche all’Europa, alla finanza e alle banche, il superamento degli schemi tra destra e sinistra nella loro accezione più tradizionale. Dopo le elezioni di maggio, Iglesias ha detto che Podemos non si considererà vincitore fino a quando non sarà riuscito a spazzar via i vecchi partiti politici spagnoli.

L’ECONOMIA  E LA DISOCCUPAZIONE

La disoccupazione in Spagna è al 24 per cento. Tra i giovani la cifra raddoppia. Nel paese ci sono migliaia di appartamenti invenduti. Milioni di persone hanno difficoltà a pagare i propri mutui. L’alta disoccupazione e un’economia che per la gente non si traduce ancora in un miglioramento nella vita di tutti i giorni hanno diffuso malcontento e disillusione, ha scritto Newsweek. Secondo El País, in molti guardano a Podemos come alla soluzione migliore per dare una lezione ai partiti tradizionali, responsabili dell’attuale situazione dell’economia spagnola.

L’IMPATTO SULLA SCENA POLITICA SPAGNOLA

A un anno circa dalle elezioni in programma in Spagna, l’impatto di Podemos sulla scena politica potrebbe essere dirompente. Il tradizionale sistema basato su due grandi partiti – quello Popolare e quello Socialista – rischia di andare in cortocircuito tra scandali, corruzione e un’economia che non riprende. Il tempo è poco e per i due grandi partiti potrebbe essere difficile ricostruire la propria credibilità agli occhi dell’elettorato. Ma la via di fuga potrebbe essere già stata tracciata: un governo di coalizione tra socialisti e popolari così da tenere Podemos in disparte.

Immagine in evidenza: photo by Podemos UlviéuCC BY 2.0

L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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