Autofinanziamento Pd, tutti a cena con Renzi
Domani prende il via la due giorni di autofinanziamento Pd. In tempo di vacche magre diventa fondamentale aguzzare l’ingegno. Anche i partiti soffrono la crisi: Forza Italia licenzia, Lega Nord mette in cassa integrazione i suoi dipendenti. Matteo Renzi ha pensato bene per rimpinguare le casse del Partito Democratico di organizzare una cena da mille euro a posto.
AUTOFINANZIAMENTO PD, A ROMA TUTTO ESAURITO
Il 6 novembre a Milano, il giorno dopo a Roma. Come conferma il tesoriere Francesco Bonifazi, i 500 posti disponibili sono andati a ruba. Raccolto dunque già un milione di euro per il partito, ma guai a frenare l’entusiasmo dei renziani: si punta al milione e mezzo. Tra i volti noti che presenzieranno all’evento anche alcuni ministri: Maria Elena Boschi, Marianna Madia e Maurizio Martina. All’evento di Milano, che si terrà al The Mall di Porta Nuova Varesine, i posti sono già diventati 600. Molti dei commensali, pur avendo già avuto contatti col Pd, sono al primo finanziamento del partito.
AUTOFINANZIAMENTO PD, PRESENTI BIG E PICCOLE-MEDIE IMPRESE
Esponenti del mondo delle piccole e medie imprese soprattutto, ma non è da escludere la presenza di qualche personaggio dello spettacolo o di un calciatore famoso. Presenzieranno, tra gli altri, Beniamino e Marcello Gavio, i padroni delle autostrade del nord Italia, Pietro Colucci di Kinexia, impresa di energie rinnovabili e Flavio Paone di Dreamcos Cosmetics. Ai tavoli verrà servita acqua minerale Norda, succhi di frutta Nestlé, vini Allegrini e Ferrari nella cena di Milano e vini Bertani e Santa Margherita in quella di Roma.
AUTOFINANZIAMENTO PD, TESORIERE BONIFAZI AL LAVORO
È un modo nuovo di far cassa. Un modo nuovo perlomeno in Italia. Citando le parole del tesoriere Bonifazi “parte una campagna totalmente innovativa di crowdfunding all’americana che condurremo senza abbandonare la tradizione e che farà del Pd il partito più moderno d’Europa”. Orgoglio del tesoriere è aver raggiunto il pareggio di bilancio della Festa dell’Unità. Da anni il Pd vi registrava solo perdite. Altro strumento di finanziamento del partito nei sogni dei renziani è la realizzazione di una app stile Obama: essere più vicini ai possibili donatori e quindi essere in grado di raccogliere più donazioni. Progetti ambiziosi che agitano le file dell’opposizione interna del Pd. Interrogativi come “In che mani ci vendete?” vengono mossi dall’ala sinistra dei democratici che, dando un occhio ai possibili commensali della cena di autofinanziamento, non hanno avuto a dubbi nel dichiarare “Questa non è la nostra gente”. I primi a defilarsi sono stati i bersaniani. Bersani stesso non parteciperà a nessuna delle due serate.
AUTOFINANZIAMENTO PD, A CENA ASSENTI DOLCE & GABBANA
Tra gli invitati che non risponderanno all’invito, gli stilisti Dolce e Gabbana. I due erano stati invitati dal segretario milanese del Pd Pietro Bussolati dopo la polemica con l’assessore alle Attività produttive del comune di Milano Franco D’Alfonso. Un tentativo di ricucire lo strappo creato dalle affermazioni dell’assessore riguardo il suo intento di non concedere spazi pubblici agli evasori. I due stilisti, assolti dalla Cassazione, avevano risposto promettendo la restituzione dell’Ambrogino d’oro, la celebre onorificenza conferita dal comune di Milano. Bussolati, chiedendo loro scusa a nome del Partito, li aveva invitati alla cena di autofinanziamento, e ora, dopo aver incassato il due di picche, pare abbia glissato il tutto come una boutade.