Montezemolo, da Maranello ad Alitalia
Luca Cordero di Montezemolo è il presidente designato della nuova Alitalia.
L’investitura non è ancora ufficiale, ma lo sarà con ogni probabilità dopo il 17 novembre. È questa la data in cui le autorità europee daranno il via libera alla fusione societaria tra la vecchia Alitalia ed il gruppo arabo Etihad. Dopo essere uscito da Maranello in seguito agli screzi con l’amministratore delegato di FCA Sergio Marchionne , Montezemolo si trasferirà quindi a Roma.
Montezemolo presidente Alitalia, decisivo in trattativa con arabi
La fiducia degli arabi gli arriva in seguito agli ottimi rapporti instaurati proprio grazie alla Ferrari. Rapporti che portarono, fra le altre cose, alla nascita del Ferrari World Abu Dhabi, il primo parco tematico della Casa di Maranello che può vantare le montagne russe più veloci del mondo.
È innegabile che Montezemolo abbia giocato un ruolo fondamentale come “facilitatore” nella trattativa tra Alitalia e gli arabi. Ed è anche in riconoscimento a tale ruolo che è arrivata l’investitura come presidente della nuova compagnia.
Montezemolo presidente Alitalia, cda pronto per aumento capitale
La designazione per l’ex presidente della Ferrari è arrivata dal consiglio di amministrazione tenutosi nella giornata di ieri. Cda che ha nominato James Hogan, Chief Executive Officer di Etihad, vice-presidente della nuova Alitalia. L’assemblea che ratificherà le loro nomine è fissata per il 20 novembre, in prima convocazione, e per il 26 novembre in seconda.
Verranno anche versati i primi 80 milioni di euro per l’aumento di capitale di 300 milioni che consentirà ad Alitalia di continuare ad operare fino al via libera dell’Antitrust dell’Ue all’alleanza tra la vecchia compagnia di bandiera ed Abu Dhabi. Ma i frutti dell’alleanza non sono solo positivi. Si ricorderà infatti quanto accaduto a settembre: venne firmato l’accordo sulla mobilità volontaria per 2.171 esuberi.
Montezemolo presidente Alitalia, compagnia alle prese con esuberi
Mobilità che consentiva ai dipendenti che vi aderivano di percepire l’80% dello stipendio per un periodo che va dai 12 mesi, per quelli che hanno meno di 40 anni, ad un massimo di 36 mesi per quelli con più di 50 anni. Per chi decise di non aderire, il termine ultimo per farlo era stato fissato al 10 settembre, è scattato il “processo espulsivo”. Espulsione alla quale si è accompagnata una buona uscita da 10 mila euro.
Una magrissima consolazione dunque. Ma per non andare troppo lontano nel tempo, è di qualche giorno fa la notizia che il cda di Alitalia abbia avviato la procedura di licenziamento per 879 dipendenti di terra dello scalo di Fiumicino, ai quali si uniscono 61 piloti ed altrettanti assistenti di volo. È speranza di tutti insomma che la presenza di Montezemolo possa svolgere un ruolo determinante affinché gli azionisti trovino le soluzioni migliori per porre fine all’ondata di licenziamenti.