Isis: Obama autorizza l’invio in Iraq di altri 1.500 soldati
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha autorizzato il raddoppio dei militari statunitensi presenti in Iraq dove si combatte contro i miliziani dell’Isis: altri 1.500 uomini potrebbero aggiungersi agli attuali 1.400. Avranno il compito di addestrare i soldati iracheni e curdi e di fornire consulenza. Non combatteranno sul terreno, hanno precisato al Pentagono.
Il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha dichiarato che “nell’ambito della nostra strategia per rafforzare i partner sul campo, il presidente Obama ha autorizzato il dispiegamento di ulteriori militari Usa, fino ad altri 1.500”.
I soldati Usa sosterranno le forze irachene contro l’Isis
I soldati americani “saranno meglio posizionati per sostenere le forze locali”, hanno spiegato a Washington: i militari saranno dislocati a Baghdad, Erbil e nella provincia di Anbar (al confine con la Siria) che da settimane è teatro di un’offensiva dell’Isis: da giugno l’esercito iracheno ha perso circa 6.000 uomini e si stima che almeno altri 10.000 abbiano disertato.
Photo by The US Army – CC BY 2.0
Obama e l’Isis
La decisione di Obama non è una sorpresa. Le forze irachene starebbero pianificando per la prossima primavera una offensiva contro l’Isis nel nord dell’Iraq: i militari Usa stanno assistendo le autorità irachene nella definizione delle strategie. In vista dell’attacco sarà necessario addestrare le truppe, ha scritto il New York Times.
Lo spettro delle elezioni di metà mandato
Obama ha precisato che la tempistica nella decisione di aumentare la presenza americana in Iraq non ha nulla a che fare con la sconfitta patita martedì scorso alle elezioni di metà mandato. Il raddoppio delle truppe è stato deciso “su richiesta del governo iracheno e su raccomandazione del segretario alla Difesa Chuck Hagel e dei suoi comandanti, sulla base delle valutazioni delle necessità delle forze armate irachene”, hanno fatto sapere dal Pentagono.
Le strategie di Obama contro l’Isis
La presenza di militari statunitensi in Medio Oriente è stata sin da subito un elemento di contrasto tra Obama e i vertici militari, ha ricordato l’agenzia Bloomberg: da mesi l’intelligence sostiene la necessità di inviare più truppe in Iraq. I raid aerei condotto dalla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti fino a oggi non hanno prodotto risultati notevoli. Sul terreno, curdi e iracheni al momento sembrano in grado di arginare l’avanzata dell’Isis ma non di passare al contrattacco.
Immagine in evidenza: photo by The US Army – CC BY 2.0