Scontri a Roma, Alfano: “Pronti a vietare l’accesso ai centri storici”
Per il ministro dell’Interno Angelino Alfano “è inaccettabile che il centro storico di Roma sia sottoposto a rischio di saccheggio ogni due o tre mesi”. E aggiunge: “non vorremmo che ci costringessero a vietare in queste manifestazioni l’accesso al centro storico” di Roma.
Nel corso di una conferenza stampa organizzata nella sede del Nuovo Centrodestra, Alfano è tornato a parlare degli scontri avvenuti a Roma durante la manifestazione di sabato scorso per il diritto alla casa e contro l’austerity. Il ministro si è schierato a fianco di chi, dice, non ne può più di subire cariche e tentativi di saccheggio, azioni evitate “grazie alla nostra polizia”.
Il titolare del dicastero dell’Interno respinge le accuse rivolte alle forze dell’ordine per il comportamento tenuto sabato scorso: “La polizia è un corpo sano, inaccettabile che finisca sotto accusa”.
Alfano se l’è presa anche con quei giornali che hanno mostrato soltanto la sequenza dell’artificiere che calpesta una ragazza distesa a terra: “chi ha sbagliato pagherà” ha detto il ministro, “ma sono insopportabili gli attacchi alla polizia da parte dei giornali che mostrano solo le foto contro i poliziotti”.
Il ministro ha mostrato delle immagini degli incidenti di sabato avvenuti tra via Veneto e via del Tritone: “Ecco i bravi ragazzi che si battono contro l’austerity e la precarietà: con le fionde con le pietre dentro, con i caschi neri, i petardi e i massi”
“La libertà di manifestare è sacra. Ma tirare razzi non è manifestare”, ha twittato il ministro. E, sempre sul social network, Alfano si è detto contrario al codice identificativo per i poliziotti, un’ipotesi di cui aveva parlato ieri il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro: “Identificativo andrebbe utilizzato per manifestanti violenti”, ha scritto Alfano.