Elezioni Polonia: attacco hacker mette in dubbio i risultati delle amministrative
L’ufficializzazione dei risultati delle elezioni amministrative che si sono tenute domenica in Polonia tarda ad arrivare. Sotto la lente d’ingrandimento guasti e malfunzionamenti del sistema di conteggio elettronico. Inoltre le autorità polacche hanno comunicato che oggi il sito della commissione elettorale nazionale è stato oggetto di un attacco hacker.
Anche se, come riferisce la stessa commissione elettorale di stato, l’attacco informatico non ha aggiunto ulteriori difficoltà allo spoglio dei voti, l’esito del conteggio sta velocemente perdendo di credibilità. In alcune circoscrizioni si è reso necessario contare le schede a mano.
Prima sconfitta elettorale
Alle amministrative di domenica la Piattaforma di governo (PO), partito di centro-destra ed europeista, ha incassato la prima sconfitta in 9 anni. Brutta batosta dunque per Ewa Kopacz che meno di due mesi fa è diventata premier sostituendo Donald Tusk. Quest’ultimo il primo di dicembre assumerà la carica di Presidente del Consiglio Europeo.
Secondo gli exit poll il partito della Kopacz avrebbe raccolto il 27,3% delle preferenze mentre Legge e Giustizia (PiS), partito di destra ed euroscettico con a capo Jaroslaw Kaczynski, si attesterebbe al 31,3% dei consensi. Alle elezioni amministrative di 4 anni fa PO aveva ottenuto 4 punti in più e il PiS 8 in meno.
Per quanto riguarda le elezioni dei sindaci sarà decisivo il ballottaggio del 30 novembre. PO nel 2010 era riuscita a conquistare i municipi di Varsavia, Danzica e Wroclaw al primo turno; a fine mese i candidati del partito al governo dovranno vedersela con gli scalpitanti esponenti del PiS.
Polonia divisa in due
Da quello che si riesce a intuire, il voto delle amministrative restituisce l’immagine di un paese spaccato in due: la Piattaforma resta forte nelle grandi città e nel Nord-Ovest del paese mentre nelle zone rurali orientali si è affermata senza dubbio la formazione Legge e Giustizia. Comunque PO non avrà grossi problemi ha ad avere la maggioranza nei consigli provinciali grazie al buon risultato dell’attuale alleato nel governo nazionale, il Partito del Popolo Polacco (17% su scala nazionale).
Tuttavia queste elezioni amministrative avrebbero dovuto sancire la definitiva legittimazione per la premier Kopacz. Il sorprendente risultato della destra euroscettica metterà tutto in discussione. A giugno si terranno le elezioni presidenziali e l’attuale Presidente Bronislaw Komorowski vorrebbe concorrere per il secondo mandato contando sull’appoggio della Piattaforma. La candidatura di Kaczynski (battuto da Komorowski già nel 2010 al ballottaggio) potrebbe complicare la rielezione dell’attuale Presidente e influenzare le elezioni parlamentari in autunno.
La cavalcata degli euroscettici in Polonia potrebbe rallentare il (già lento) processo di adesione alla moneta unica di Varsavia oltre a offuscare l’operato di Donald Tusk ai vertici delle istituzioni comunitarie.