Semplificazione amministrativa, Cdm approva Agenda: i punti chiave
Il Consiglio dei Ministri approva l’Agenda per la semplificazione amministrativa proposta dal ministro Madia. I punti principali dell’Agenda riguardano cittadinanza digitale, welfare e salute, fisco, edilizia e impresa. L’obiettivo è quello di ottenere una riduzione dei costi e dei tempi della Pa. Risultati che verranno costantemente monitorati e resi pubblici online.
Come riferito dal ministro della Pa, Marianna Madia, “Il rapporto fra Stato e cittadini va capovolto”. E per questo il Governo sta lavorando su due fronti: “Il primo è la diminuzione delle leggi, che prevede l’adozione di 5 Testi Unici su: lavoro; appalti pubblici; pubblico impiego; società partecipate e servizi pubblici. Il secondo fronte è una scelta politica: non ci limitiamo a semplificare le norme, ci preoccupiamo di attuarle”. Alcuni provvedimenti stanno per essere già attuati, per gli altri l’esecutivo conta di ricevere la delega per portarli a compimento entro la primavera.
Semplificazione amministrativa, i punti chiave
Tra i provvedimenti posti già in essere dal prossimo gennaio, anche se in fase sperimentale, vi sono quelli che riguardano la digitalizzazione dello Stato. In particolare, come dichiarato dalla stessa Madia in una intervista al Messaggero, il Pin Unico e l’Anagrafe Nazionale.
Il Pin Unico, chiamato Spid, consentirà ai cittadini di accedere in sicurezza a tutti i siti web degli enti che erogano servizi tramite la rete come Inps, Agenzia delle Entrate e Scuola. Costituirà l’unica identità digitale del cittadino.
Lo Spid, insieme alla marca da bollo digitale, alla tassa unica locale sulla casa, alla dichiarazione dei redditi precompilata, alla presentazione telematica della dichiarazione di successione, all’accesso online ai referti sanitari, rappresenta alcune delle novità introdotte dall’Agenda del Governo per abbattere i tempi delle lungaggini burocratiche. Un piano, quello dell’esecutivo, che punta a rivoluzione la Pubblica Amministrazione nel giro di tre anni. L’obiettivo principale è quello di rendere più semplice la vita ai cittadini italiani.
Con questo scopo verrà introdotta la possibilità del pagamento elettronico per multe, tributi, rette scolastiche e bollette. Un sistema che consentirà il pagamento online anche della già citata marca da bollo digitale e che il governo Renzi punta a porre in essere già da dicembre 2016.
Nello stesso senso, verrà resa disponibile online dall’Agenzia delle Entrate, a tutti i lavoratori dipendenti e ai pensionati, la dichiarazione dei redditi precompilata. Una dichiarazione che dal 2016 potrà contenere anche le spese sanitarie. La raccolta di tali dati sarà resa possibile dalla tessera sanitaria.
La semplificazione, per un’Italia che punta ad uscire dallo stallo, non può non riguardare anche l’avvio di una attività di impresa. Una semplificazione che dovrebbe garantire un risparmio nei costi della burocrazia del 20% e che riguarderà, fra le altre cose, l’introduzione di una modulistica standard per gli oneri ambientali delle imprese.
CdM, via libera anche a “tenuità del fatto” e cooperazione penale
Il Cdm ha anche approvato il decreto legislativo che riguarda la “tenuità del fatto” e il ddl delega sulla cooperazione penale. Il decreto prevede la non punibilità dei reati per i quali, ad oggi, non è prevista una pena detentiva massima superiore ai 5 anni e una pena pecuniaria quando l’offesa non ha particolare rilevanza e quando si tratta di comportamento non abituale.
Il disegno delega sulla cooperazione penale riguarda invece le estradizioni e le rogatorie. Una riforma che “trae origine dal riconoscimento dell’inadeguatezza dell’attuale sistema normativo di assistenza giudiziaria, a fronte di una criminalità, specie quella organizzata, che ha esteso il raggio di azione ben oltre i confini del territorio di un singolo Stato, anche sfruttando tutte le opportunità offerte dalla globalizzazione dei mercati e dalle nuove tecnologie di comunicazione e di gestione dell’informazione”.
Obiettivo dunque è rafforzare la cooperazione internazionale nel contrasto alla criminalità. Vi era una esigenza individuata anche dalla Corte di Cassazione di “colmare una lacuna normativa” tramite la modifica degli articoli 708 e 714 per rendere più semplici e più veloci le procedure di estradizione e di assistenza giudiziaria.
Contrasti Pd-Ncd, rimandata discussione su prescrizione
Non è invece stato discusso dal Cdm il tema della prescrizione. Tra le cause il probabile contrasto tra Pd ed Ncd che ne sarebbe scaturito. I rapporti già tesi tra le forze della maggioranza difficilmente avrebbero consentito l’approvazione di un provvedimento riguardante tale tema nell’ultimo consiglio.
I risultati del CdM lasciano comunque soddisfatto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio che in merito ha dichiarato: “Un passo la volta, passi avanti ma non su questo”.