Beppe Grillo attacca Napolitano: “Dovrebbe costituirsi non dimettersi”
“Napolitano non si dovrebbe dimettere ma si dovrebbe costituire”. Beppe Grillo durissimo contro il Capo dello Stato. “Il nuovo Presidente della Repubblica dovrà essere una persona che non firmi qualsiasi cosa, una persona di buon senso, una persona normale e al di fuori degli schieramenti politici”.
“Uscire subito dall’euro”
Nel corso del pomeriggio, il leader del Movimento 5 Stelle è tornato sul referendum per chiedere l’uscita dall’euro. “Il nostro obbiettivo è portare milioni di firme, far emergere la suprema volontà popolare e portare gli italiani al referendum entro l’anno prossimo. L’Italia deve uscire dall’euro prima che sia troppo tardi. Durante il primo week end -ricorda Grillo- sono state raccolte migliaia di firme in tutta Italia grazie all’attività volontaria di tantissimi attivisti e portavoce sul territorio, al freddo e in alcuni casi sotto la pioggia. La raccolta andrà avanti fino a giugno 2015, puntiamo a milioni di adesioni!”.
“La legge di iniziativa popolare che è stata proposta dal M5S per indire il referendum è di livello costituzionale, questo vuol dire che ha lo stesso livello di importanza della Costituzione – dichiara Grillo -. Infatti il referendum consultivo non è stato previsto dalla Costituzione, ma come è già stato fatto nel 1989 prima dell’ingresso nell’euro è possibile prevederlo con una legge costituzionale: ossia quella proposta come legge popolare dal M5S e che i cittadini potranno sostenere con una firma a partire da sabato 13 dicembre”. E la scelta dello strumento referendario è in linea “con la storia del Movimento” dice Grillo. “Siamo nati per espandere la democrazia, abbiamo sempre fatto quello che abbiamo detto”.
Il membro del direttorio Luigi Di Maio garantisce di avere già raccolto le firme necessarie: “Abbiamo già raggiunto il numero minimo delle firme necessarie per la presentazione dei referendum. Siamo sicuri che in sei mesi raccoglieremo milioni di firme. Il referendum sull’euro deve essere soltanto l’inizio – aggiunge poi – vogliamo che ci sia un sussulto anche negli altri Paesi dell’eurozona”.
“Pd referente di Buzzi e Carminati”
“Buzzi parlando con Carminati dice: ‘il problema e’ che non ci stiamo più noi. Grillo è riuscito a distruggere il Pd’. Vuol dire che il referente loro a Roma e altrove è un partito che si chiama Partito Democratico”. Ancora: “Se avessimo fatto un’alleanza con il Pd adesso staremmo dentro questa roba qua”, spiega Grillo riferendosi all’inchiesta. “Poi che siano disonesti anche a destra nessuno lo mette in dubbio. Sono anni che lo diciamo che stanno fingendo di essere l’opposizione l’uno e dell’altro. Li chiamavamo Pd e Pd meno L. Questa frase deve farvi pensare”.
Dure reazioni dal Pd
Il Partito democratico non ci sta e reagisce duramente alla parole del leader del MoVimento. Il vicesegretario Lorenz Guerini liquida Grillo con una battuta: “Una volta era un comico e faceva ridere, ora mette solo infinita tristezza”. Anche Matteo Orfini, presidente del partito, stigmatizza del parole di Grillo: “Noi combattiamo la mafia tutti i giorni, tu vai in giro a dire che non esiste”.