Senato approva la Legge di Stabilità con 162 sì e 37 no
Approvata la Legge di stabilità con 162 sì, 37 no che ora passa alla Camera. Lunedì potrebbe arrivare l’atteso via libera ai documenti di bilancio. La votazione si è conclusa poco prima delle 5 del mattino.
Cosa prevede la Legge di Stabilità? Blocco della Tasi e il congelamento del canone Rai nel 2015, il credito d’imposta Irap per gli autonomi, il bonus per i fondi pensione e per le casse di previdenza da utilizzare per gli investimenti, l’anticipo della gara di aggiudicazione del gioco del Lotto e le nuove regole sulla tassazione oltre a nuove regole sul patto di stabilità interno per gli enti territoriali.
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Slitta ancora il voto di fiducia sulla legge di stabilità. Dopo un pomeriggio di tensione in Senato, il viceministro dell’Economia Enrico Morando ha preso tempo: “Serve qualche ora per la presentazione del maxiemendamento sul quale il governo porrà la fiducia”. Il punto è “la mancanza di una parte della relazione tecnica”. Critiche da Lega Nord e Forza Italia: “E’ una scusa: la relazione si scrive in cinque minuti. Il presidente del Consiglio venga a riferire in aula”.
Il maxi-emendamento dovrebbe contenere misure per alleggerire i tagli ai dipendenti delle Province. I sindacati infatti si sono detti pronti ad occupare le varie sedi se non si troverà un compromesso. Nel testo dovrebbe trovare posto anche a riduzione dell’Iva per gli ebook al 4%, l’aumento di quella sul pellet, combustibile per riscaldamento dal 10 al 22%, il congelamento per tutto il 2015 del canone Rai e soprattutto della Tasi.
Parecchia maretta c’è stata sui presunti tagli al personale delle province, smentito dal governo e su cui i sindacati hanno costruito un ulteriore attacco. “Oggi la mobilitazione si estende a tutte le Province italiane, e senza un intervento del Governo, un passo indietro su provvedimenti dannosi e insensati, non si fermerà”, scrivono Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio, Segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. I sindacati sottolineano il rischio di esuberi per 20mila lavoratori a tempo indeterminato e del licenziamento per oltre 2mila precari e “i pesanti tagli” previsti dalla legge di stabilità.
Pronta la replica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio: “Il personale delle province non rimarrà per strada ma verrà assorbito tramite blocco di tutte le assunzioni in tutte le amministrazioni dello Stato e affini”. Nel maxiemendamento alla legge di stabilità, continua Delrio, ci sarà un “elemento di certezza e non d’incertezza come qualcuno ha erroneamente sottolineato”. Poi il tweet di Marianna Madia: “Dipendenti province abbiate fiducia martedì ore 13 incontriamo con Lanzetta Cgil, Cisl e Uil per spiegare il percorso”.