Urbino, Sgarbi contro la “leggenda” studentesca: “Esami e laurea solo dopo la visita della città”
Senza aver visto monumenti e i musei di Urbino, niente laurea ed esami alla Carlo Bo. L’ultima proposta di Vittorio Sgarbi, assessore alla Rivoluzione, Cultura ed Ambiente del piccolo capoluogo marchigiano, intende stroncare una diceria diffusa in città per cui gli universitari, iscritti al polo urbinate, che visitano il Palazzo Ducale e Casa Raffaello prima della laurea non riescono, poi, a conseguire il titolo.
Manifesti affissi per tutta la città
Una battaglia contro la superstizione studentesca, che il critico d’arte ha ingaggiato facendo le cose in grande: per le bacheche comunali di tutta la città, infatti, è stato esposto un manifesto, ribattezzato “editto Sgarbi”.
In nome dell’articolo 9 della Costituzione, che sancisce che la promozione della cultura e della scienza, tutelando paesaggio e patrimonio artistico della Nazione da parte della Repubblica, Sgarbi “proclama: nessuno studente di qualsiasi corso di laurea e di qualunque anno, potrà sostenere gli esami senza presentare, unitamente al libretto, il biglietto d’ingresso, con timbro e data, di Palazzo Ducale e della Casa Raffaello”.
“L’accesso ai musei dovrà essere certificato”, continua l’editto, nel quale viene stabilito anche che è compito dei docenti constatare “a ogni esame, la visita avvenuta” ponendo “eventuali domande sulle opere esposte all’interno dei musei”. Nulla di particolarmente oneroso, giacché “agli studenti potrà essere rilasciata per concessione dell’amministrazione comunale, una carta di accesso alle mostre a condizioni agevolate.”
La leggenda danneggia il patrimonio della città
“La leggenda che ha reso non comunicanti la Città universitaria e i musei di Urbino non può essere ulteriormente tollerata” perché “in contrasto con la conoscenza, con il sapere, con la scienza” conclude il manifesto dell’assessorato alla Rivoluzione, che intende rilanciare il centro della città di Urbino, annoverato tra i siti nominati dall’Unesco come “Patrimonio dell’Umanità” .
Per il momento, l’idea è ancora sulla carta, anche se, oggi, è stata presentata personalmente da Sgarbi in una conferenza stampa, a cui hanno preso parte anche il sindaco Maurizio Gambini, il rettore della Carlo Bo Vilberto Stocchi, la Sopraintendente ai Beni Storico Artistici delle Marche Maria Rosaria Vallazzi e il presidente dell’Accademia Raffaello Giorgio Cerboni.