Cofferati, addio al PD: “Non posso restare” Fatale il caos primarie in Liguria
La conferma ufficiale è arrivata, mediante una conferenza stampa indetta appositamente per dare l’annuncio. Sergio Cofferati, europarlamentare nonché ex capo della CGIL, lascia il PD. La decisione arriva a margine del caos primarie in Liguria, con la vittoria da parte della renziana Raffaella Paita e l’accusa da parte del “cinese” e del suo entourage di brogli sistematici ai seggi. A nulla sono valse le ultime novità, che hanno portato all’annullamento del voto in 13 seggi, pur confermando il successo della Paita.
La sofferta decisione di Cofferati arriva dopo una due giorni di consultazioni con i propri collaboratori e con la parte di PD ligure che ne ha sostenuto la corsa nella sfida delle primarie.
Il quotidiano Il Secolo XIX spiega l’aria di profonda tensione respirata nella riunione del PD convocata dal segretario generale ligure, Giovanni Lunardon, e da quello genovese, Alessandro Terrile. L’incontro, organizzato principalmente per provare a far tornare l’ex sindaco di Bologna sui suoi passi, ha invece confermato la rottura, con la scelta di Cofferati di lasciare e di fondare una nuova associazione. Non è scontato nemmeno l’endorsement del “Cinese” per Raffaella Paita, la vincitrice delle discusse primarie liguri.
Nella conferenza stampa, convocata nel foyer del teatro lirico Carlo Felice di Genova, Cofferato si è scagliato contro il PD, definendone “inaccettabile” il silenzio a proposito del caos seguito al voto per le primarie. Due i fatti gravi, per l’ex sindaco di Bologna: il voto anomalo degli stranieri e l’inquinamento frutto della mobilitazione del centrodestra per Raffaella Paita. Da qui la decisione: “Ho preferito non aspettare perchè il quadro quantitativo è abbastanza chiaro”. L’ex sindacalista, rieletto europarlamentare per la seconda volta consecutiva nel maggio scorso, spiega: “Non è una scissione. Esco dal partito: questo è”.