Primarie Liguria, Paita sbeffeggia Cofferati “Certi vecchi sfasciano, io unisco”
I risultati delle primarie Liguria continuano a lasciare una scia di veleno. La vincitrice, Raffaella Paita ha attaccato duramente Sergio Cofferati, colpevole, secondo Paita, di non aver riconosciuto la sconfitta e in seguito dimessosi dal Pd. “La logica è ‘piuttosto che Paita perdiamo’. Una bella lezione di unità e stile da parte di alcuni vecchi. Loro sfasciano, io unisco” ha scritto la renziana sul suo profilo Facebook. “Il Pd che ho in testa – precisa Paita – mira al 40%, non al 25%. È un Pd che include e non esclude. È un Pd che vince e non si accontenta di partecipare o di stare all’opposizione. Io sono una donna di partito e ho detto che le alleanze si decidono insieme, nel Pd, a Genova e a Roma. Sono impegnata in prima persona e con tutte le mie energie – aggiunge Paita- per l’unità del Pd. Restare uniti e vincere le regionali. Questo deve essere il nostro obiettivo”.
Ma critiche alla Paita arrivano da un esponente illustre del centrodestra, Claudio Scajola. “La Paita ha cercato e chiesto voti a destra. Un’operazione trasformistica, non è una cosa bella”dice l’ex ministro di Forza Italia a La Zanzara su Radio 24. “Non so nulla di cinesi o turchi – dice Scajola alla Zanzara – ma è vero che esponenti dell’ex Msi, poi di Alleanza Nazionale sono andati a votare e hanno fatto votare la Paita. Le primarie del centrosinistra sono state una presa in giro, servivano gli elenchi degli elettori fatti un anno prima”. Dunque ha ragione Cofferati, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo? “A Cofferati riconosco coerenza. In Liguria il risultato è stato determinato da elettori che alle prossime regionali voteranno dall’altra parte, ma che sono stati invitati a votare per il Pd. Un pasticcio”. “Cofferati – sostiene Scajola – sai quello che pensa, è autorevole e avrebbe avuto il ‘phisique du role’ per trattare ai tavoli romani. La Paita è un assessore di Burlando che ha fatto un’operazione trasformistica”.