Italicum, come funziona la nuova legge elettorale?
Italicum è la parola del momento. La più twittata e la più chiacchierata. La parola degli accordi, ma soprattutto dei disaccordi. Quella dei patti scritti, messi in discussione e poi rinnovati. La parola che più di ogni altra ha messo in luce la già esistente spaccatura interna al Partito Democratico e ha confermato l’unione di intenti tra Renzi e Berlusconi. Ma come funziona esattamente la nuova legge elettorale? Nel suo cammino verso l’approvazione l’Italicum ha subito varie modifiche. 40 mila emendamenti poi cancellati in un colpo solo dal “maxicanguro”, l’emendamento che porta la firma di Stefano Esposito, senatore Pd. L’ultima versione, valida solo per la Camera dei Deputati, può essere considerata una vittoria del premier sull’ex Cavaliere che avrebbe preferito il premio di maggioranza alla coalizione vincente. Lo stesso Berlusconi ha però dichiarato: “Rappresenta un importante stimolo a superare egoismi delle forze politiche ed è quasi una imposizione di legge per l’unificazione del centro-destra”.
In vigore dal 1° luglio 2016
L’Italicum sarà il sistema elettorale che entrerà in vigore, per volere di Forza Italia, minoranza Pd e partiti minori, dal 1° luglio 2016. Il timore comune era che la nuova legge elettorale potesse diventare l’arma di Renzi per porre fine alla legislatura. I punti chiave della nuova legge elettorale sono cinque: sistema proporzionale, premio di maggioranza, soglie di sbarramento, doppio turno e circoscrizioni provinciali. Il modello seguito è quello spagnolo. L’Italicum è ispirato al sistema elettorale dei cugini ispanici ma è riadattato alle esigenze dei nostri partiti. Resta il sistema proporzionale, ma i seggi saranno calcolati su base nazionale anziché provinciale. A giovare di tale modifica saranno i partiti più piccoli che sarebbero stati sfavoriti invece dal calcolo su base provinciale.
Le soglie di sbarramento
A far molto discutere della nuova legge elettorale sono state le soglie di sbarramento. Il dibattito è stato lungo ma alla fine si è arrivati ad una conclusione. Se in precedenza era differenziata la soglia d’accesso per i partiti coalizzati e non coalizzati, con il venir meno delle coalizioni, ora per accedere al Parlamento la soglia unica da raggiungere risulta essere quella del 3% per tutte le liste.
Nel ddl è inoltre prevista una soglia di sbarramento che riguarda le minoranze linguistiche nelle regioni in cui queste sono contemplate: 20% dei voti nella circoscrizione in cui la lista è stata presentata.
Una circoscrizione ogni 600 mila abitanti
Aumenta il numero delle circoscrizioni: una ogni 600 mila abitanti. Saranno 100 in tutto. In ogni circoscrizione verranno presentate liste con sei candidati: i capilista restano bloccati e almeno il 40 % di questi sarà composto da donne; a decorrere dal secondo in lista scattano le preferenze. Ogni elettore potrà esprimerne due. Ogni candidato potrà presentarsi in 10 collegi diversi. Una norma voluta fortemente dal Ncd di Angelino Alfano.
Le quote rosa
Come detto, l’Italicum prevede la contemplazione delle quote rosa. Nelle liste nessun genere potrà essere presente per più di due volte consecutive. E le due preferenze che ogni elettore ha diritto di esprimere, dovranno riguardare due candidati di sesso diverso. In caso contrario, la seconda preferenza verrebbe considerata nulla. Inoltre, i capilista dello stesso sesso non potranno essere più del 60% del numero totale. Diversamente l’intera lista verrà considerata inammissibile.
Favorire la governabilità del Paese
All’origine dell’Italicum vi è la volontà di favorire la governabilità del paese. A tal proposito la nuova legge elettorale prevede, oltre al premio di maggioranza per la lista che dovesse raccogliere almeno il 40% delle preferenze (arrivando al 55% e quindi ad ottenere 340 seggi), anche il doppio turno. Scatta nel caso in cui nessun partito (o lista coalizionale) avrà raggiunto il 40%. Vi avranno accesso i due partiti che avranno raccolto il maggior numero di voti. Tra i due, il vincitore otterrà il premio di maggioranza acquisendo il diritto ai 340 seggi.