Rotondi lancia la tre giorni di “Parlamento virtuale”. Verso una “Cosa bianca”?
Creare “una Dc terribilmente somigliante al Movimento Cinque Stelle”, partecipativa ed assolutamente trasversale. Con questo intento, Gianfranco Rotondi e Giampiero Catone lanciano la tre giorni di “meet-up trasversali” di Parlamento Virtuale, che si terrà tra il 6 e l’8 febbraio.
Tra gli invitati anche Berlusconi, Cofferati e Violante
Nel teatro del Centro Congressi Parco Tirreno, nel quartiere Aurelio di Roma, la kermesse sarà l’occasione per parlare dell’agenda politica nazionale, e delle sue tematiche più spinose. Non mancheranno, dunque, cenni alle riforme, all’elezione del Capo dello Stato, le cui votazioni cominceranno il 29 gennaio, e al futuro del centrodestra.
Si tratta, poi, di un incontro veramente trasversale, giacché dovrebbero partecipare esponenti della politica di schieramenti diversi. Così, accanto al presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, si potrà vedere l’ex esponente del Partito Democratico Sergio Cofferati, l’ex presidente della Camera Luciano Violante, che terrà una lezione sul tema “Parlamento e istituzioni”, o la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Rotondi e l’alternativa: dal “governo ombra” alla “Cosa bianca”
Per chi sta organizzando l’evento, riporta Adnkronos, queste sono “prove tecniche di Cosa bianca, o bianco-azzurra” perché “Rotondi ha in testa le prossime elezioni politiche, quando forse Forza Italia potrebbe presentarsi in una nuova veste o forse trasformarsi in qualcos’altro, coinvolgendo tutti i moderati”. L’ex leader della Democrazia Cristiana per le Autonomie, infatti, preme per l’alternativa a Matteo Renzi, organizzandosi in tal senso. Nel marzo 2014, infatti, è stato il promotore di un “governo ombra”, lanciando più recentemente Parlamento Virtuale, che ha già raggiunto i quarantasettemila iscritti. Il meet-up guarda con “un occhio a destra e uno a sinistra passando per il centro” hanno affermato Rotondi e Catone che, però, hanno sottolineato di voler fare del “nuovismo”.
“Una rete di blogger ansiosi di protagonismo, fan di Papa Francesco, vogliosi di sporcarsi le mani”, sono questi i destinatari del progetto che il parlamentare di Forza Italia e il direttore della Discussione vogliono intercettare.