Amato in Italia e Tsipras in Grecia: ecco su chi scommettono i bookmakers
Bookmakers scatenati in questi giorni soprattutto su due fronti: quello italiano e quello greco. Le profezie si autoadempiranno?
Per l’Italia si scommette su Amato, Veltroni e Prodi
Il primo versante riguarda il prossimo Presidente della Repubblica italiano, dove le fibrillazioni degli ultimi tempi si ripercuotono anche sulle quote dei nomi più menzionati nell’agone politico. Anche se dal 22 gennaio una delle pagine di riferimento dei bookmakers non è più visibile – neppure accedendovi attraverso server proxy – probabilmente a causa di un intervento dell’AAMS che vieta questo tipo di scommesse, noi abbiamo provato comunque a ricostruire l’andamento nell’ultimo periodo.
Se a dicembre in testa vi erano Prodi e Rodotà, seguiti da Veltroni e Bonino, al 21 gennaio la top five era leggermente diversa: Amato, Veltroni, Prodi, Fassino, Pinotti. Notiamo che Rodotà è finito in ottava posizione, mentre Emma Bonino, dopo aver divulgato la notizia della sua malattia, è scesa al quindicesimo posto. La scalata di Amato è avvenuta tra il 18 e il 20 gennaio, proprio quando Prodi ha lasciato la posizione del più gettonato prima a Veltroni e poi, appunto, ad Amato, che ha scavalcato tutti i potenziali concorrenti nella corsa verso il Quirinale.
La nebbia sembra ancora piuttosto alta, il giorno dell’elezione del Capo dello Stato si avvicina e le fluttuazioni tendono a farsi sempre più ampie, quindi, non conoscendo le quotazioni più recenti, è impossibile sapere se la classifica abbia subito variazioni oppure no. Vi proponiamo comunque la serie storica delle quote:
Per la Grecia si punta su Tsipras e SYRIZA
L’altro versante bollente delle scommesse riguarda invece la Grecia, che il 25 gennaio è chiamata ad eleggere il nuovo parlamento. Qui le possibilità sono molteplici: dal nome del partito vincitore (sul quale non v’è dubbio che sarà SYRIZA dato a quota 1/99), all’incerta maggioranza assoluta dei seggi (la cui quota di no vale 13/20 e batte il 11/10 di coloro che pensano che riuscirà a raggiungerla), passando per le percentuali dei partiti. SYRIZA, nei sondaggi di questi giorni, è stimata al 36%, con quasi 7 punti di distacco sugli altri.
Se i pronostici dei bookmakers e dei sondaggisti si realizzassero, la seconda forza politica sarebbe Nuova Democrazia con una percentuale attorno al 28,5% che farebbe da spartiacque: chi scommette che prenderà di meno ha una quota di 3/4, mentre chi di più invece 19/20; nonostante questo gli scommettitori putano all’opzione più elevata, consolidata anche dalla media dei sondaggi pari a 29,4%.
Si pronostica anche il nome del terzo partito: Alba Dorata o To Potami? Qui neppure i sondaggi sono concordi e mostrano percentuali tra il 5% e il 7%, un’incertezza nella quale sguazzano i siti di scommesse. Uno di questi permette di scommettere se prenderanno, rispettivamente, più o meno di 6,5% e 6,25%. Queste percentuali tendono a spaccare a metà i bookmakers, quindi possiamo assumerle grosso modo come posizioni mediane.
Il quinto partito dovrebbe essere il comunista KKE con una percentuale attorno al 5%; sebbene le quote di chi pensa che prenderà di più e di meno valgano uguali, sono numericamente maggiori coloro che puntano al rialzo. In sesta posizione il PASOK con la quota spartiacque sulla percentuale del 4,25% ma, anche in questo caso, gli scommettitori si sbilanciano su un risultato migliore, fidandosi dei sondaggi che lo stimano mediamente attorno al 5%.
Chiude questa classifica il neonato partito socialdemocratico To Kinima dell’ex primo ministro Papandreou che ha abbandonato il PASOK. A To Kinima i sondaggi attribuiscono il 2,5% dei consensi, sui siti di scommesse la quota che divide è una percentuale del 2,75%, ma secondo la maggior parte dei bookmakers potrebbe prendere anche qualcosa in più.
E per quanto riguarda il prossimo primo ministro greco, invece? Ci sono pochi dubbi: Alexis Tsipras è il nome più gettonato.
Un’altra scommessa da seguire con attenzione riguarda la nazione che lascerà per prima l’Eurozona: l’unica quota sotto l’1 è proprio la Grecia (1/2), seguita in ordine da Cipro (7/2), Italia (12), Spagna (12), Germania (16) e Portogallo (25). Molti meno sembrano credere alla Francia (quota 33) come capofila di un’eventuale fuoriuscita dalla moneta unica europea.