Ministro Lanzetta lascia il governo: “Farò l’assessore in Calabria”
È durata poco meno di un anno l’esperienza romana di Maria Carmela Lanzetta. Il ministro per gli Affari Regionali si è dimesso, questa mattina, perché tornerà in Calabria, dove sarà assessore alle Riforme Istituzionali, Pubblica istruzione, Cultura e Pari opportunità della giunta guidata da Mario Oliverio (Pd), vincitore delle elezioni regionali anticipate del 23 novembre 2014.
Lanzetta: “Assessore per un rilancio politico istituzionale della Calabria”
“Ho accettato la proposta di Mario Oliverio di diventare assessore della nuova giunta per poter dare un contributo alla mia regione in un rilancio politico istituzionale” ha commentato Lanzetta, che è stata capolista alle primarie del Pd del 2013 per la mozione Civati e sindaco di Monasterace dal 2006 al 2013.
Proprio nel piccolo paese della Locride, al confine tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria, Lanzetta si era contraddistinta per una strenua lotta alla criminalità organizzata, diventando un simbolo dell’impegno antimafia insieme al sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi. Un’azione a cui, però, la ‘Ndrangheta aveva risposto più volte con atti intimidatori: nel 2011 le era stata bruciata la farmacia e l’anno successivo la sua auto era sta crivellata di colpi.
Di fronte alle minacce, Lanzetta aveva pensato di lasciare e nel 2012 aveva presentato le sue dimissioni, a cui erano seguiti attestati di solidarietà, che l’avevano spinta a cambiare idea. “Mi convinsi durante una riunione in prefettura. Sentivo di essere un pezzo dello Stato a Monasterace” aveva dichiarato in un’intervista a Repubblica del 9 luglio 2013, all’alba delle sue seconde dimissioni.
Nel luglio del 2013, infatti, ha lasciato definitivamente la guida di Monasterace perché in polemica con un assessore della sua giunta, contrario alla costituzione in parte civile del comune in un processo che lo vedeva parte lesa. “È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso” aveva commentato Lanzetta, che, in un’altra intervista a Repubblica nel novembre 2013, non aveva risparmiato i J’accuse nei confronti della politica e del suo stesso partito, rei di averla lasciata sola nella lotta ai boss.
Oliverio: “Ho voluto io Lanzetta come assessore”
“L’idea di questa proposta è stata mia”, ha affermato il governatore della Calabria Oliverio, che ha ribadito: “sono stato io a rivolgermi al presidente Renzi per sottoporgli la valutazione dell’opportunità di questa scelta”. L’ex presidente della provincia di Cosenza, poi, ha ringraziato Maria Carmela Lanzetta “per aver deciso di mettere a disposizione della Giunta regionale la propria esperienza, competenza e responsabilità”.
Ringraziamenti all’ex ministro arrivano anche dal premier Matteo Renzi, che ha affermato: “sono sicuro che la nuova responsabilità sarà occasione di uno scambio sempre più proficuo tra piano nazionale e regionale, in una terra che ha dimostrato una forte voglia di rilancio e cambiamento”.
Ironia del M5S: “Se ne va la donna invisibile”
Di altro tenore sono, invece, le dichiarazioni del Movimento Cinque Stelle, in cui il senatore Alberto Airola ha apostrofato Lanzetta come “la donna invisibile”, il primo “supereroe” a lasciare “il governo dei fenomeni”. “Ora si apre un concorso tra gli italiani: chi si accorge per primo della sua assenza, senza cercare su Google, ha vinto” ha, poi, continuato il Parlamentare.