Podemos: la Syriza spagnola?
Podemos riscuote sempre più successo nei sondaggi. Il partito degli indignados, dopo la vittoria di Tsipras, si prepara a sconvolgere il sistema politico spagnolo.
Il picco di gennaio
Podemos, da mesi si attesta al di sopra del 25%, a gennaio ha raggiunto il picco del 28,2% dei consensi, 5 punti sopra i socialisti, 9 sopra i popolari. Il movimento che cavalca l’ondata di indignazione seguita alle iniziative anti-crisi continua a scippare voti ai maggiori partiti spagnoli, la cui alternanza domina il sistema politico sin dagli anni ’80.
L’accusa più comune rivolta a Pablo Iglesias, leader di Podemos, dalla “politica tradizionale” è quella di non avere un programma preciso e, in pratica, di vendere fumo. Meno di una settimana fa, grazie all’apporto degli economisti Viçenc Navarro e Juan Diego Torres, è arrivato anche il programma.
5 milioni di spagnoli sono a rischio “grave esclusione sociale” mentre l’1% dei ricchi del paese possiedono quanto il 70% dell’intera popolazione: “il capitalismo dà risposte insufficienti ai problemi delle persone”, questa la premessa del programma di Podemos. Detto questo, le iniziative concrete che Iglesias metterà in campo alle elezioni municipali e regionali di maggio, come alle legislative di novembre, si articolano in 10 punti: dal reddito minimo allo stop agli sfratti, dalle 35 ore alla pensione a 60 anni, dalla ristrutturazione del debito alla nazionalizzazione di imprese strategiche, dal diritto alla salute alla protezione dell’aborto.
Syriza spagnola?
“Più persone e meno banche, la rivoluzione è già iniziata. La vittoria di Syriza in Grecia – ha detto Iglesias all’indomani del voto greco – è un messaggio molto chiaro per il governo di Rajoy: tic-tac, tic-tac, è iniziato il conto alla rovescia, presto conquisteremo il governo”.
Che Podemos e Syriza abbiano trovato un terreno politico comune non è sorprendente. Spagna e Grecia hanno sofferto di una debilitante crisi economica: lo testimoniano un tasso di disoccupazione alle stelle e una sicurezza sociale messa alle strette dall’austerità.
Tuttavia, mentre Iglesias e Tsipras stringono i legami tra i loro partiti, restano delle differenze evidenti. A partire dal fatto che Podemos ha da poco compiuto un anno, la fase di definizione della propria identità è quindi appena all’inizio, mentre Syriza è rappresentata nel parlamento greco sin dal 2004. Come ha scritto di recente il giornalista Vicente Lozano su El Mundo: “Syriza è una realtà. Podemos è ancora una possibilità“.