Cassazione e nozze gay: “Divieto non è discriminazione”
Niente nozze omosessuali. Almeno fino a che le Camere non si muoveranno in tal senso. “Nel nostro sistema giuridico di diritto positivo il matrimonio tra persone dello stesso sesso è inidoneo a produrre effetti perché non previsto tra le ipotesi legislative di unione coniugale” scrive la Corte di Cassazione. Giuridicamente non fa una piega: mancando una legge specifica che disciplini i matrimoni gay, è automatico come l’iscrizione nei registri comunali, provocatoriamente attuata negli scorsi mesi da diversi sindaci di centrosinistra, sia del tutto inefficace.
La puntualizzazione della Suprema Corte arriva in seguito al ricorso di una coppia omosessuale che chiedeva matrimonio e pubblicazione presso il Comune di Roma: richieste rigettate dall’ufficiale dello Stato civile. Secondo la Cassazione “la legittimità costituzionale e convenzionale della scelta del legislatore ordinario, in ordine alle forme ed ai modelli all’interno dei quali predisporre per le unioni tra persone dello stesso sesso uno statuto di diritti e doveri coerente con il rango costituzionale di tali relazioni, conduce ad escludere” che l’assenza di una legge per le nozze omosessuali produca la “violazione del canone antidiscriminatorio”.
Cassazione: “Necessario intervento delle Camere”
In parole povere e al di là del giuridichese, significa che allo stato attuale la mancanza di una legge che disciplina questo tipo di unioni non è di per sé sintomo di discriminazione. Nessuna violazione dell’uguaglianza, prevista dall’articolo 3 della Costituzione. Tuttavia la Cassazione fa un passo ulteriore e, pur riconoscendo l’assenza di elementi discriminatori, ammette come sia giunto il momento di riconoscere diritti e doveri anche delle coppie omosessuali. I giudici di ultima istanza evidenziano la necessità di “un nucleo comune di diritti e doveri di assistenza e solidarietà propri delle relazioni affettive di coppia” e affermare la “riconducibilità di tali relazioni nell’alveo delle formazioni sociali dirette allo sviluppo, in forma primaria, della personalità umana”.