Forza Italia, Berlusconi-Fitto: è rottura totale
I perché della rottura del Patto del Nazareno stanno tutti in un documento consegnato ai gruppi parlamentari di Forza Italia al termine della riunione presieduta da Silvio Berlusconi a Montecitorio. L’ex premier non esista e fa mea culpa: “La linea politica seguita fin qui era la mia linea politica. Se c’è una responsabilità è mia perchè io ci avevo creduto e sperato fino in fondo”. L’intento è chiaro: ricucire i rapporti con l’ala fittiana del partito che, nei giorni successivi all’elezione di Mattarella al soglio quirinalizio, aveva chiesto l’azzeramento del gruppo dirigente del partito. I rapporti rimangono però tesi, i fittiani infatti disertano la riunione. Berlusconi non la prende bene e attacca l’europarlamentare pugliese “Se Fitto se ne va e fa un suo partito arriva al massimo all’1,3%. Mentre Ncd è fermo all’1,6%”.
Assemblea congiunta dei gruppi parlamentari di Camera e Senato con il Presidente Berlusconi @forza_italia pic.twitter.com/T5ej2ggIPG
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) 11 Febbraio 2015
Opposizione totale al Pd
L’ex premier conferma poi il cambio di rotta nei rapporti con il governo. “Oggi si apre una fase nuova a cui tutti devono partecipare . Sarà opposizione al governo a 360 gradi e io dal 9 marzo sarò di nuovo pienamente in campo, sono sicuro che sarete con me”. Sull’alleanza con la Lega Nord di Salvini il leader di Forza Italia ha provato a rassicurare i suoi. Nessuna subalternità al Carroccio. “La Lega è un importante alleato. Lo è da 20 anni, spero possa esserlo anche oggi. Dobbiamo lavorare con generosità per ricostruire un centro destra alternativo alla sinistra perchè uniti si vince, divisi si perde. Nessuno può imporre diktat, tutti debbono dare il proprio contributo”. Quindi un’alleanza con pari dignità politica con Forza Italia che resta centrale nel centrodestra.
Per quanto riguarda le riforme invece, Berlusconi è tranchant. “Al di là delle spacconate talvolta indigeribili del Pd in queste ore, non abbiamo interrotto il nostro lavoro costruttivo. Venuto a cadere quel patto profondo per cambiare insieme l’Italia, continueremo comunque ad appoggiare ciò che delle riforme ci piace e che riteniamo utile per il Paese”.
Con Fitto è rottura
Con Raffaele Fitto, intanto, lo scontro sembra totale. “Deve decidere entro 15 giorni se rimanere in Forza Italia e lavorare per il partito o se andarsene via” tuona il Cav che aggiunge: “Se se ne va e fa un suo partito è all’1,3% mentre Ncd è all’1,6%”. A stretto giro è arrivata la replica dell’ex governatore pugliese, molto duro con il leader azzurro: “Te lo dico con amarezza, stai ancora una volta sbagliando tutto”, afferma Fitto che aggiunge: “Vuoi cacciarci perché facciamo opposizione? Perché abbiamo avuto ragione sulle riforme, e, purtroppo, su tutto il resto?”.
Poi attacca su tutta la linea: “Tutti gli organi del partito sono oggi privi di legittimazione e si trovano in una condizione extrastatutaria” e annuncia che andrà avanti con l’iniziativa dei “Ricostruttori”, a partire dalla manifestazione nazionale del 21 febbraio. Infine replica ai sondaggi diffusi da Berlusconi su di lui: “Anzichè giocare con pseudosondaggi su di me, occupiamoci piuttosto dei risultati elettorali di FI, prima che sia troppo tardi”.