Jobs Act, Poletti vedrà i sindacati: “Riforma non è un favore alle imprese”
Mercoledì 18 febbraio, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, incontrerà sindacati e associazioni datoriali. “Oggetto dell’incontro – spiega una nota – l’attuazione della legge delega lavoro, con particolare riferimento alla rideterminazione delle tipologie contrattuali”.
Il ministro, a margine di un forum in Abruzzo, ha assicurato che i decreti delegati sulla riforma dei contratti di lavoro saranno pronti per il 20 febbraio. “Si pensa che se una cosa è utile all’impresa non lo sia per il lavoratore, mentre è l’esatto opposto, se è utile ad una impresa non fa male al lavoratore. Leviamoci una volta per tutte questa idea di torno”, ha affermato Poletti. “Abbiamo bisogno di politiche del lavoro attive – ha aggiunto – e quando mi contestano che la flessibilità produce precarietà io risponde che questo rischio è già in corso e dobbiamo ridimensionarlo. Noi puntiamo su un nuovo contratto indeterminato non perché prima non ci fosse un contratto nazionale indeterminato – prosegue Poletti – ma perché con le vecchie politiche del lavoro solo il 15% dei nuovi assunti era a tempo indeterminato. Nessuno ha mai pensato a quel rimanente 85%: noi vogliamo che da quel 15% si passi almeno al 50%. Questo non può essere visto come un favore alle imprese”.
Jobs Act, Camusso: “Speriamo non sia un monologo”
La leader della Cgil, Susanna Camusso, non sembra nutrire particolari speranze per la riunione di mercoledì. “Ci aspettiamo che sia vero che ci ha convocato per discutere, purtroppo l’esperienza di questi mesi è di monologhi, sui quali non era possibile dir nulla; nell’ultimo incontro sui decreti, non ce li hanno nemmeno presentati. Siamo sempre disposti a farci stupire da effetti speciali”, ha detto da Palermo la Camusso, che ha aggiunto: “Speriamo sia una discussione vera”.
Jobs Act, Furlan: “Incontro del 18 pagina importante”
Di diverso tenore le considerazioni della segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, la quale ha definito quello del 18 “un incontro davvero importante per mettere mano alle tante forme contrattuali che hanno creato lavoro fintamente autonomo”. “Finalmente – aggiunge Furlan, a margine di un incontro a Milano – mettiamo le mani su un capitolo che deve diventare davvero una pagina nuova dando un contratto a tempo indeterminato alle persone”.