Forza Italia, Fitto risponde a Berlusconi: “Resto nel partito”
Raffaele Fitto non intende arrendersi e continua la sua battaglia in Forza Italia. Lo ha fatto intendere nel corso di una conferenza stampa, questa mattina, alla Camera dei Deputati, dove, il parlamentare azzurro, ha di fatto risposto all’ultimatum lanciatogli da Berlusconi l’altro ieri, durante la riunione congiunta dei gruppi di Camera e Senato a Montecitorio.
Fitto: “Siamo un partito, non amici al bar”
“Non lascio il partito e continuerò la mia battaglia” ha affermato Fitto ai giornalisti, sottolineando che Foza Italia è “un partito, non un gruppo di amici al bar”. “Non siamo interessati a nessuno incarico”, ha, poi, proseguito l’ex presidente della Puglia, “ma vogliamo un cambiamento nel meccanismo, una classe dirigente dal basso”.
Il mister preferenze azzurro, poi, ha incalzato Berlusconi sull’eventuale fuoriuscita da Forza Italia: “Non ci sono le condizioni statutarie – ha dichiarato – ma nemmeno quelle politiche, quali sarebbero le ragioni politiche? Perché siamo coerenti con gli elettori che ci hanno eletto nel 2013? Perché siamo contro riforme che non corrispondono affatto al programma del centrodestra? Perché chiediamo organismi non improvvisati ma eletti regolarmente? Queste le ragioni per cui noi saremmo contro la linea di chi?”.
“Credo sia molto più utile a Berlusconi che io gli sia antipatico e gli dico cosa penso anziché fare parte di un fantomatico gruppo che asseconda tutto” ha, poi concluso Fitto. Il parlamentare, poi, intende andare dritto per la sua strada anche nell’ambito delle riforme: “Il nostro gruppo sulla riforma costituzionale voterà no” ha affermato, chiedendo al partito di dire “chiaramente qual è la sua posizione”.
Fini: “Berlusconi crede di essere il depositario della verità”
Sullo scontro che sta dilaniando da settimane Forza Italia dice la sua anche Gianfranco Fini, il primo politico di centrodestra che, ai tempi del Popolo della Libertà, era entrato in attrito con l’ex Cavaliere, uscendo polemicamente dal partito nel 2010.
L’ex presidente della Camera, intervenuto in un convegno a Foggia per ricordare il compianto vicepresidente del Consiglio del primo governo Berlusconi Pinuccio Tatarella, non ha risparmiato una frecciatina nei confronti del suo ex alleato: “Un personaggio come Berlusconi – ha detto Fini – non accetta di essere contestato pubblicamente, lui ritiene di essere in qualche modo il depositario della verità”. “Lo accetta nel colloquio privato” ha, poi, continuato il leader di Futuro e Libertà, ma “la corda finisce per rompersi” se si mette in discussione la strategia o la linea politica.