Jobs Act, Cdm approva i decreti attuativi Renzi esulta: “Oggi giorno atteso da anni”

Pubblicato il 20 Febbraio 2015 alle 16:50 Autore: Andrea Turco

“Oggi è il giorno atteso da anni. Il Jobs Act rottama i cococo cocopro vari e scrosta le rendite di posizione dei soliti noti”. Il premier Matteo Renzi usa twitter per ricordare a tutti che oggi è il giorno della #voltabuona sul Jobs Act. Il consiglio dei ministri infatti darà il via libera definitivo ai primi decreti attuativi della riforma che rivoluzionerà il mondo del lavoro. Riforma che ha ricevuto gli elogi da parte dell’Ocse. Secondo l’organismo europeo, il Jobs Act renziano “potrebbe far crescere il Pil del 6% in 10 anni”.

Nel pomeriggio il tanto attesa via libera è arrivato: il Consiglio dei ministri ha approvato i decreti attuativi. Nessuna sostanziale modifica rispetto alle attese: la nuova disciplina dei licenziamenti (modificato l’articolo 18) si applicherà, quindi, anche a quelli collettivi e non solo agli individuali. Renzi è raggiante: “Nello stesso momento in cui noi rottamiamo e superiamo un certo modello di diritto del lavoro, allo stesso modo superiamo i co.co.co. e i co.co.pro. Per la prima volta c’è una generazione che può vedere la politica far la guerra non ai precari ma al precariato”.

“Una generazione – ha aggiunto – vede finalmente riconosciuto il proprio diritto ad avere tutele maggiori. Parole come mutuo, ferie, buonuscita, diritti entrano nel vocabolario di una generazione fino ad ora esclusa”.  “Sono circa 200mila i nostri connazionali che nella ridefinizione del lavoro parasubordinato passeranno dai co.co.co. vari a un lavoro a tempo indeterminato”, ha spiegato il premier che poi ha chiarito: “Nessuno rimarrà solo dopo il licenziamento”.

jobs act tutele crescenti per neo assunti

Le reazioni

L’euforia del premier non è però condivisa dalle sigle sindacali e dalle opposizioni. “L’unico risultato sarà quello di aver liberalizzato i licenziamenti, di aver deciso che il rapporto di lavoro invece di essere stabilizzato sia frutto di una monetizzazione crescente”, afferma oggi la leader Cgil Susanna Camusso che aggiunge: “Il governo va nella direzione sbagliata”. Dello stesso parere il leader Fiom Maurizio Landini: “Siamo in presenza di una riforma che non migliora le condizioni di chi ha bisogno di lavorare”, afferma a margine dell’assemblea regionale dei metalmeccanici che si è tenuta a Padova. Sulla stessa linea d’onda la Cisl che parla di “grave errore del governo”.

Anche Forza Italia, per bocca del capogruppo alla Camera Renato Brunetta, critica il Jobs Act. “Il governo Renzi ribadisce la linea dell’unificazione forzata all’interno del sarchiapone del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (drogando il mercato del lavoro con robusti incentivi all’assunzione), mentre adotta misure sperimentali, prive della necessaria copertura finanziaria, incerte per quanto riguarda la continuità di erogazione, ancora divisive e sostanzialmente ripetitive delle modeste tutele già esistenti da anni, per quanto riguarda i nuovi ammortizzatori sociali che cambiano solo nome ma non sostanza”.

Concorrenza e farmacie

Il Ddl concorrenza punta a “far calare le tariffe o diminuire i prezzi e aprire pezzi di mercato oggi non tanto accessibili per nuove iniziative imprenditoriali”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Federica Guidi, spiegando che “come ha detto l’Ocse “potrebbe portare ad un aumento del Pil fino a 2,6 punti in 5 anni”. Nel mirino banche, assicurazioni, telefonia e pay tv: una norma prevede la portabilità per i fondi pensione, mentre per le comunicazioni vengono eliminate le asimmetrie tra l’accensione del contratto e la possibilità di recesso inserendo una maggior congruità in caso di recesso. In arrivo sconti anche sull’Rc Auto per chi accetta “alcune misure, come l’istallazione della scatola nera o il controllo preventivo dei veicoli”.

Salta, invece, la liberalizzazione per la vendita dei farmaci di fascia C per volere del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Farmaci di fascia C venduti solo in farmacia, colonna del Sistema Salute”. Così su Twitter l’ufficio stampa del ministro della Salute.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
Tutti gli articoli di Andrea Turco →