Siae, Gino Paoli si dimette, Grillo lo difende, il M5S lo attacca
Gino Paoli si è dimesso da presidente della Siae. Una decisione maturata dopo che la Guardia di Finanza lo ha indagato per aver nascosto al Fisco diversi milioni su alcuni conti in Svizzera. Paoli ha quindi raccolto l’invito del Movimento 5 Stelle alla Camera che aveva chiesto al cantautore di “”valutare seriamente le dimissioni dalla sua carica” di presidente della Siae: “Mentre la magistratura indaga su Paoli per presunto trasporto all’estero di denaro, migliaia di artisti non ricevono i compensi che gli spetterebbero, perché trattenuti dalla Siae, che li utilizza anche per compiere operazioni finanziarie”.
Parole che non sono piaciute al leader dei Cinque Stelle, Beppe Grillo. In una telefonata a Gino Paoli, il comico si sarebbe dissociato dal comunicato dei Cinque Stelle. “Io non ho mosso i miei contro Gino Paoli. Come ho scritto, aspetto la magistratura prima di emettere qualunque giudizio, alla faccia degli sciacalli dell’informazione”.