Giochi d’azzardo, nuova accusa del M5S: “Il governo è succube delle lobby”
Nuova denuncia del Movimento 5 Stelle al governo Renzi, che lo attacca con un post sul blog di Beppe Grillo: questa volta l’accusa riguarda il decreto sul riordino dei giochi d’azzardo, il quale dovrebbe essere discusso a breve in uno dei prossimi consigli dei ministri.
Le accuse dei Cinque Stelle
L’accusa dei parlamentari pentastellati al governo è di aver mostrato la bozza del decreto prima alle industrie del gioco d’azzardo che a chi spetta votare le leggi. Scrivono sul blog: “L’esecutivo è ancora una volta succube delle lobby. Tiene fuori dalla porta cittadini, lo stesso Parlamento, comitati e associazioni che lottano contro questa piaga sociale ed economica. Mentre le aziende possono studiare le nuove norme, per i parlamentari il documento è segreto”. Inoltre, dopo che Il Fatto Quotidiano ha potuto consultare qualche bozza del provvedimento, le critiche si sono rivolte a specifici punti: innanzitutto ad essere malvista dal M5S è la prevista sostituzione delle vecchie slot machine con le videolottery. “Il sottosegretario Baretta annuncia che vuole togliere dal mercato migliaia di slot machines. Ma c’è un trucco. Verranno sostituite con apparecchi analoghi alle ancor più dannose e pericolose Videolottery-Vlt. Le VLT sono quelle sulle quali più di tutte puntano le mafie per il riciclaggio di denaro sporco. Ebbene all’articolo 12 della bozza data in mano alle lobby del gioco d’azzardo il governo non si accinge a togliere le slot machines, ma a sostituirle con apparecchi analoghi alle videolottery. E all’articolo 14 le autorizzazioni per installare slot machines automaticamente si rendono valide anche per le videolottery”, tuonano i parlamentari del movimento grillino.
Il contenuto delle bozze
E sempre relativamente alle bozze continuano: “Cosa contengono? Intanto il divieto di pubblicità che dovrebbe essere assoluto, come per le sigarette, sarà insignificante e negli intervalli delle partite di calcio i nostri figli saranno ancora assaliti da pubblicità che li invogliano. Poi le leggi regionali e le delibere comunali faticosamente approvate in questi anni per contenere il gioco patologico vengono spazzate via”. Di tutta risposta alle accuse di segretezza è intervenuto lo stesso sottosegretario Beretta che ha cercato di chiarire la questione: “Nell’attuale fase preparatoria del decreto sto incontrando tutti. Nessun segreto. Tutti sanno, nessuno escluso, che il governo sta lavorando ad un testo da presentare al Parlamento sull’art. 14 della delega fiscale relativa ai giochi. Personalmente sto incontrando tutti coloro che ritengono di parlare con il governo in questa fase preparatoria. Ho incontrato le associazioni, gli operatori ed il gruppo interparlamentare sul gioco d’azzardo, quest’ultimo l’undici febbraio”.