Elezioni regionali Campania, Vendola demolisce De Luca: rottamazione di Renzi si ferma a Salerno
Non tutti vedono di buon occhio la candidatura di Vincenzo De Luca, a presidente della regione Campania. Anche dal centrosinistra, dopo la vittoria di De Luca alle primarie di domenica 1 Marzo, si alzano voci critiche come quella del leader di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola.
Cosi il leader di Sel: “Penso che tutti dovrebbero riflettere con grande attenzione su ciò che sta succedendo in Campania. E dovrebbero farlo innanzitutto Matteo Renzi e il Pd”, “noi siamo in presenza di obiezioni insuperabili alla candidatura di Vincenzo De Luca. La prima deriva dalla sua condanna”.
Nichi Vendola in un’intervista al Mattino spiega: “Con la legge Severino vigente si ha l’impressione che questo atto somigli a un gioco d’azzardo. Solo che la posta in palio non è una carriera personale ma è la vita amministrativa di un territorio che ha oggi un cumulo gigantesco di questioni e di ferite aperte”.
Secondo Vendola stupisce che “l’elenco infinito delle vittime della rottamazione del nostro premier, che comprende una parte rilevante della nomenclatura del suo partito e perfino la liquidazione sbrigativa della Cgil e dei suoi leader, si fermi a Salerno: Renzi rottama tutti ma non De Luca”.
Vendola critica De Magistris
Chiama poi in causa il sindaco De Magistris, che ha annunciato che non farà campagna elettorale: “Proprio nessuno può fare l’agnostico quando sono in gioco valori non negoziabili” che “danno valore sostanziale alla partecipazione e alla democrazia. Io credo che su queste elezioni campane si abbatterà un ciclone politico mediatico senza precedenti e sarà per tutti difficile dire: io mi occupo d’altro”.