Sondaggi politici IPSOS: Salvini perde appeal come leader del centrodestra
Negli ultimi sondaggi politici di IPSOS Pagnoncelli ha voluto confrontare l’opinione degli italiani di un mese fa con quella di oggi sul soggetto che ormai è maggiormente sulla scena della politica da alcuni mesi: Matteo Salvini.
Il grande aumento della Lega Nord nei sondaggi, dove ormai sfiora o supera per molti istituti il 14% e insidia il primo posto nella coalizione di centrodestra a una Forza Italia calante, così da rendere attuale l’ipotesi di una coalizione di nuovo unita e però guidata proprio da Salvini.
Tuttavia se il 13 febbraio questa prospettiva era vista come probabile dalla maggioranza relativa degli italiani, il 45%, ora secondo i sondaggi politici di IPSOS solo il 29% è della stessa idea contro un 46% che non la ritiene molto plausibile (erano il 36%). In particolare è solo tra gli elettori leghisti che questa ipotesi ottiene una travolgente maggioranza, l’83%, mentre anche tra quelli di Forza Italia è appaiata con i contrari, al 34%, meno ancora che tra le liste di centro dove il 35% ritiene la leadership di Salvini probabile. Infine è a favore dell’ipotesi un terzo dei grillini e il 27% degli elettori PD. Il che vuol dire non che siano favorevoli a Salvini ma che lo ritengono plausibile come leader del centrodestra.
Secondo il Corriere della Sera che ospita il sondaggio questo è dovuto all’eccessivo radicalismo delle posizioni della Lega Nord, in particolare dopo la manifestazione di Roma in cui si è accompagnata con movimenti di destra radicale come Casapound. Tuttavia secondo gli stessi sondaggi politici di IPSOS solo il 37% pensa che questo connubio sa un fatto grave da combattere, mentre il 40% ritine non vada sopravvalutato e addirittura l’8% è a favore.
Passando alle vicende interne della Lega Nord, IPSOS chiede un’opinione sulle lotte intestine in Veneto tra Salvini e Zaia da una parte e il sindaco di Verona Tosi, che vorrebbe presentare una sua lista autonoma come condizione di un appoggio a Zaia per la corsa alla regione. Ebbene moltissimi non sono informati sulla querelle, il 36%, mentre la maggioranza il 47% pensa che in varia misura l’iniziativa di Tosi sarebbe dannosa per la Lega Nord nella regione in cui raccoglie il maggior consenso, il Veneto.