Tosi: “A Salvini non stringerei la mano”
A Flavio Tosi non è andata affatto giù l’espulsione dalla Lega Nord: “La Lega era casa mia. Cacciato così, dopo 25 anni di onorato servizio: umanamente, non è piacevole”. Dopo l’allontanamento dal Carroccio, il sindaco di Verona ha rivelato alcuni retroscena in un’intervista a La Repubblica e La Stampa-Il Secolo XIX, in cui non lesina frecciate a Matteo Salvini, bollato come “dittatore” dal dissidente leghista poco dopo la rottura con il partito. “Fino a martedì sera – afferma Tosi – pensavo che si potesse ancora fare una mediazione ragionevole. In mattinata avevo anche spedito per mail una proposta di compromesso. Ma evidentemente la decisione di sbattermi fuori era già stata presa. Salvini aveva deciso di farmi fuori e l’ha fatto”. Poi aggiunge: “Ricordo che alle ultime europee nel Veneto sono stato il candidato più votato della Lega, con oltre 80mila preferenze. Meglio di me solo Alessandra Moretti, ma lei sta in un partito che ha il 40%”. Sulla sua candidatura alle regionali in Veneto, Tosi dice di non aver sciolto ancora le riserve. Nel caso in cui la sua partecipazione alla competizione elettorale portasse ad una vittoria del centrosinistra, secondo Tosi “la responsabilità ricadrebbe solo su chi ha creato questa situazione. Che non sono certo io”.
Tosi: “A Salvini non stringerei la mano”
“Salvini ha messo in conto la possibilità che io mi candidi dopo questa cacciata. È disposto a correre un grande rischio alle elezioni in Veneto pur di liberarsi di Tosi, che è un uomo scomodo. Se questa non è una gestione dittatoriale del partito… Lo è molto di più rispetto ai tempi di Bossi, che cercava sempre di mediare”, sottolinea Tosi, che poi conclude: “A Zaia stringerei la mano. A Salvini no”.
Tosi: “Con Salvini sono arrabbiato 1001”
“In questo momento da uno a 1000, con Matteo Salvini sono arrabbiato 1001”. Lo ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, registrando una trasmissione di Antenna Tre Nordest in onda questa sera. “Se lo incontrassi e mi tendesse la mano – ha aggiunto – lo ignorerei”. “Io sto lavorando per una vera alternativa di centrodestra, anche se è difficile. Sarebbe strano assai se cercassi intese con la sinistra” ha spiegato Tosi. “Questo – ha aggiunto – non è un paese normale, c’è un centrosinistra che vince perchè al di là c’è il nulla”.
Domani consiglio federale della Lega
La situazione in Veneto sarà al centro del consiglio federale della Lega in programma domani alle 13 a Milano. Tra i punti all’ordine del giorno, infatti, “il rilancio delle attività in Veneto”. Non è escluso, secondo fonti del Carroccio, che l’incontro possa essere l’occasione per la ratifica di Giampaolo Dozzo a commissario nella regione, dopo la defenestrazione di Flavio Tosi.