Cannabis, si va verso la legalizzazione? 60 senatori dicono sì
Il sottosegretario agli Esteri e senatore ex radicale Benedetto Della Vedova (Scelta civica) ha già raccolto l’adesione di oltre 60 parlamentari di Pd, M5S, Psi e gruppo Misto: vuole la legalizzazione della cannabis. Si tratta di 45 deputati e senatori Pd, 7 Gruppo Misto, 5 M5S, 1 per Forza Italia, Sel e Autonomie.
“Si tratta di adesioni bipartisan – ha spiegato Della Vedova – da parte di parlamentari di diversa estrazione politica. Ciò dimostra come anche in Italia un approccio pragmatico, ispirato a una rigorosa analisi costi/benefici, sia ormai sempre più diffuso sul piano politico-culturale e decisamente trasversale, non solo fuori ma anche dentro il Parlamento”.
“Il problema -continua il senatore – non è più dichiararsi favorevole o contrario alla legalizzazione, piuttosto è regolare un mercato che è già libero. Occorre disciplinare, limitare e disincentivare l’uso delle droghe leggere, sul modello di quanto si fa per alcol e tabacco. Perché la repressione, finora, ha avuto costi altissimi. E non è servita a contenere i consumi di hashish e marijuana”.
Il parere della DNA
L’iniziativa di Della Vedova arriva anche a seguito della relazione della Direzione Nazionale Antimafia del mese scorso: “Davanti all’oggettiva inadeguatezza di ogni sforzo repressivo, spetterà al legislatore valutare se sia opportuna una depenalizzazione della materia”. La Dna ha invitato il Parlamento a “bilanciare i contrapposti interessi”. Se, da un lato, “bisogna riconoscere il diritto alla salute dei cittadini”, dall’altro occorre tenere conto delle “ricadute che la depenalizzazione avrebbe in termini di deflazione del carico giudiziario, di liberazione di risorse delle forze dell’ordine e magistratura per il contrasto di altri fenomeni criminali e, infine, di prosciugamento di un mercato che, almeno in parte, è di appannaggio di associazioni criminali agguerrite”.