Infografiche – I NEET, chi non studia né lavora
Infografiche dedicate questa settimana ai NEET, Not in Education Employment Training, ovvero chi non lavora, né studia né segue corsi di formazione, e che quindi risulta in una sorta di limbo di inattività.
E’ questo un argomento che in Italia non può essere ignorato.
Come vediamo dalle infografiche il nostro Paese è dopo la Turchia e la Grecia quello che ne conta la maggiore percentuale. Ed è un problema storico, come si vede dalla mappa, costruita con dati OECD, dell’Europa forse anche culturale, in quanto nella fascia mediterranea i NEET sembrano essere anche di più che in alcuni Paesi dell’Est dal reddito più basso.
Per il nostro Paese è un problema antico, presente sia quando la disoccupazione diminuiva, sia quando la situazione dell’occupazione soprattutto giovanile si è aggravata con la crisi, e rimane allarmante oggi pur con i primi segnali di ripresa economica ed occupazionale.
Del resto non è un mistero che anche quando la disoccupazione aveva raggiunto il 6%, l’occupazione è sempre rimasta tra le più basse d’Europa.
E’ tuttavia però interessante osservare il problema dal punto di vista di genere, tra gli uomini l’Italia con quasi il 25% di NEET è terza in Europa dietro Spagna e Grecia, mentre tra le donne viene superata da Turchia (dove si tocca il 45%) e Grecia, e le NEET raggiungono il 28%.
Ai minimi i Paesi scandinavi, ben sotto il 10%, soprattutto tra le donne, mentre tra gli uomini anche la Germania risulta essere tra i Paesi meno colpiti.
L’ultima infografica vuole analizzare come i vari Paesi vengono colpiti in modo diverso a seconda del genere dal fenomeno NEET, rispetto al trend. Ed emerge che al di là del livello alto o basso dei NEET i Paesi dell’Est, quelli di area tedesca e la Turchia in maniera abnorme tendono a vedere una prevalenza più netta femminile tra questi.
Al contrario Paesi mediterranei come Spagna, Italia, Grecia, Portogallo, cui si aggiunge l’Irlanda hanno un problema maggiore con gli uomini, che tendono a non studiare o non occuparsi in modo più che proporzionale.