Prescrizione, la Camera approva il ddl Tensione nel governo tra Pd e Ncd
Con 274 voti favorevoli, 26 contrari e 121 astenuti, l’aula della Camera ha approvato il ddl sulla prescrizione, che ora passa al Senato. A favore hanno votato Pd, Alternativa Libera, Fdi-An e Scelta Civica. Contrari Forza Italia e Lega Nord. Si sono invece astenuti Sel, M5S e Area popolare.
Prescrizione: cosa prevede il testo
Il testo approvato in commissione Giustizia lo scorso 12 marzo prevede la sospensione della prescrizione per due anni dopo la condanna in primo grado e per un altro anno dopo quella in appello. Nel caso della corruzione, il tempo per accertare il reato di corruzione propria (ovvero quella per atti contrari ai doveri d’ufficio, ndr) salirebbe a 12 anni a fronte degli 8 attualmente previsti dalla legge Severino, con un raddoppiamento dei tempi della prescrizione. Ncd – ancora scottato per il caso Lupi – è pronto a votare contro il ddl voluto dal governo.
L’emendamento presentato dal capogruppo di Area Popolare Alessandro Pagano mira infatti a cancellare la modifica voluta dall’esecutivo sulla prescrizione per i casi di corruzione, riducendo i tempi al massimo della pena più un quarto. “Se bocciano il nostro emendamento che elimina la stortura, noi votiamo contro tutta la legge”, ha detto Pagano, il quale ha anche annunciato che chiederà “l’urgente calendarizzazione del provvedimento che contiene misure sull’abuso delle intercettazioni”.
Prescrizione: le modifiche volute dal M5S
Sulle proposte di Ncd-Ap probabilmente convergeranno anche i voti di Forza Italia, ma a questo punto il governo potrebbe trovare un alleato a sorpresa nel M5S, il quale si è detto disposto a votare il ddl “a patto che ci siano tre modifiche”, ovvero: blocco della prescrizione senza limiti di tempo con la sentenza di condanna in primo grado; aumento della prescrizione minima; superamento della legge ex Cirielli, che fissa un tetto molto basso alla prescrizione massima.
Prescrizione, Renzi: “Spero nuove norme approvate presto”
Proprio ieri Matteo Renzi, durante il suo discorso alla Luiss, ha parlato delle nuove norme in materia di prescrizione: “Noi abbiamo proposto di aumentare le pene per la corruzione e di aumentare la durata della prescrizione. Questo significa che per andare in prescrizione, tra le norme della Professoressa Severino e le norme proposte dal Ministro Orlando (che io spero verranno approvate presto), per la prescrizione in casi di corruzione ci vorranno circa 18-19 anni. Fai in tempo a diventare maggiorenne – ha scherzato il premier – perché se non lo becchi in 19 anni qualche problema ce l’hai”.
Bocciato l’emendamento Ncd
L’emendamento di Ncd per la soppressione dell’articolo 1 del ddl sulla prescrizione, relativo all’aumento dei tempi per alcune ipotesi di corruzione, è stato bocciato alla Camera con 337 voti contrari, 40 favorevoli e 19 astensioni. A seguire, passa l’articolo 1 del ddl, il quale stabilisce che per i reati di corruzione propria, impropria e in atti giudiziari, i termini della prescrizione sono raddoppiati. Il via libera è arrivato con 270 sì, 117 no e 41 astenuti. Area popolare e Forza Italia hanno votato contro, M5S si è astenuto.
Orlando: “In Senato possibili modifiche”
Intervenendo in Aula, il ministro Orlando ha respinto “l’accusa di aumentare in modo irragionevole e senza un disegno di insieme i tempi di prescrizione e quindi di conseguenza i tempi del processo”. La possibilità di “coordinare” le norme sulla prescrizione “con interventi che devono incidere sulla ragionevole durata processo e sulle modifiche delle pene per alcuni tipi di reato sarà riservata alla seconda lettura in Senato”. Il voto sul testo è previsto a partire dalle 14:30 (voto finale alle 15:30). Il provvedimento passerà poi al Senato.