Sondaggio Euromedia: balzo di M5S, crollo del NCD (24/03)
Tradizionale appuntamento con il sondaggio di Euromedia ospitato da Ballarò come ogni martedì sera. Non poteva non essere questo condizionato da quanto successo nell’ultima settimana con gli scandali che hanno colpito Lupi e il suo partito, il NCD.
Una delle prime conseguenze, come si vede dal sondaggio, è un balzo in avanti del M5S, rispetto alla settimana scorsa, dello 0,9%, raggiungendo quindi il 19,5%, a un soffio dalla soglia del 20% e avvicinandosi ai valori delle europee.
Stabile il PD che perde solo lo 0,2%, riscendendo però sotto il 37%, al 36,8% e rimanendo sotto i valori che altrui istituti gli affibbiano.
Quasi invariata anche la Lega Nord, al 13,5%, solo 0,2% sotto la settimana scorsa, che però vede calare il suo vantaggio su Forza Italia, che risale di un poco al 13,2%.
Sembra che tra i grossi partiti sia stato proprio il movimento grillino quello che ha catalizzato la protesta contro l’ennesimo scandalo della politica.
Sale ancora e probabilmente batte un nuovo record Fratelli d’Italia, ben al 4,5%, valore mai raggiunto prima dai sondaggi per il partito di Giorgia Meloni.
In salita anche SEL, al 4,2%, a un livello anch’esso decisamente alto per Vendola e compagni.
Le note dolenti sono per NCD invece, che perde l0 0,8%, moltissimo per un piccolo partito, infatti quasi dimezzandosi, e raggiungendo il 3%, la nuova soglia dell’Italicum, solo con l’UDC
Sondaggio Euromedia: no a ministri indagati
Inequivocabile poi il sentimento degli italiani sui ministri che siano anche solo indagati: secondo il sondaggio per l’81,2% si devono dimettere, solo il 16,9% pensa di no, come il premier Renzi, che invece difende i propri sottosegretari, in maggioranza PD, sotto indagine.
Sul futuro ruolo di NCD, altra dmanda del sondaggio, invece gli italiani sono spaccati: se una maggioranza relativa, il 35,7%, è perchè esca dal governo, quasi un quarto, il 24,9% è perchè vi rimanga e il 21,4% per una soluzione di compromesso, vi rimanga ma dando l’appoggio esterno per fare proseguire il governo.