Sondaggio Ipsos: sfiducia nella lotta alla corruzione, speranza nel Jobs act (31-03)
Il sondaggio Ipsos, di argomento politico, trasmesso da Di Martedì il 31 marzo tocca quattro quesiti molto importanti: la lotta alla corruzione, le coperture per evitare che scattino le misure di salvaguardia, l’attuazione nel mondo del lavoro del Jobs Act e il nuovo commissario della Spending Review nominato da Renzi.
L’opinione pubblica, anche in seguito delle recenti indagini e degli arresti di uomini politici e imprenditori, crede che il governo Renzi stia perdendo la partita contro la corruzione. Secondo la maggioranza assoluta del campione, pari al 55%, l’esecutivo non sta combattendo per bene questo fenomeno mentre circa 4 italiani su 10 sono sulla stessa lunghezza d’onda del governo.
Notizie positive per Renzi sul versante lavoro. Dopo un iniziale scetticismo, gli italiani ritengono possibile una ripresa sul fronte occupazionale grazie alle nuove regole introdotte nel Jobs Act. Precisamente un italiano su due è speranzoso sulla ripresa del mercato del lavoro mentre i “pessimisti” in questo caso sono il 46%.
Prevale la rassegnazione, invece, per quanto riguarda la famigerata spending review, il taglio della spesa pubblica da sempre annunciato ma mai veramente realizzato. Per il 67% la nomina di Roberto Perotti e Yoram Gutgeld rientra nel classico film già visto poiché ogni Governo mette il suo commissario. Più fiducioso è invece il 28% che ritiene questa “la volta buona” per il taglio della spesa pubblica.
Amara ironia e sfiducia se si guarda l’ultimo cartello del sondaggio Ipsos. E’ risaputo che il governo dovrà trovare circa 16 mld di euro per evitare che scattino le clausole di salvaguardia. L’opinione prevalente (45%) ritiene che questa ingente somma di denaro si troverà aumentando le tasse ai cittadini, solo il 27% crede possibile un taglio dei sprechi mentre il 24% afferma che la scure toccherà i servizi pubblici.