Venezuela: l’America latina compatta contro Obama
Venezuela: si avvicina il prossimo vertice dei paesi americani. Temi principali: il ritorno di Cuba al tavolo diplomatico e le pressioni dell’amministrazione Obama sul Venezuela.
Il ritorno di Cuba
Dopo mezzo secolo Usa e Cuba sono tornate a parlarsi. Al prossimo vertice dei paesi americani, che si terrà a Panama tra il 10 e l’11 Aprile, il presidente Usa Barack Obama e il leader cubano Raul Castro potrebbero incontrarsi per la prima volta.
Cuba, sin dal 1963, è esclusa dal vertice per volere di Washington. Lo scorso 17 dicembre, Obama ha ammesso i risultati fallimentari delle iniziative statunitensi nei confronti del paese caraibico; tuttavia, Cuba non è stata ancora rimossa dall’elenco dei paesi patrocinatori del terrorismo.
Venezuela: un’altra Cuba?
Alla ripresa dei rapporti diplomatici con Cuba fa da contraltare la sempre più pressante ostilità americana nei confronti del Venezuela: il 9 marzo con un ordine esecutivo Obama ha definito Caracas “una minaccia insolita e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti”.
Per questo motivo la Comunità di Stati Americani e dei Caraibi (CELAC), il 26 marzo, ha espresso con forza la propria condanna contro le sanzioni varate nei confronti dei funzionari venezuelani definendole “misure unilaterali e coercitive contrarie al diritto internazionale”.
Al rifiuto del decreto dirigenziale emanato dal governo degli Stati Uniti si sono uniti anche paesi tradizionalmente alleati degli Usa, Colombia e Messico, così come quelli economicamente dipendenti da Washington, Barbados e Trinidad.
Nuove Americhe
48 ore prima dell’ordine esecutivo di Obama, una delegazione dei ministri degli Esteri dell’UNASUR (Unione delle Nazioni Sudamericane) si è recata in Venezuela per un incontro con funzionari del governo, membri dell’opposizione e rappresentanti della società civile.
L’UNASUR sta mediando il dialogo tra governo e opposizione sin dalle proteste che l’anno scorso portarono alla morte di 40 persone: l’annuncio di Obama contestuale alle trattative è stato ritenuto una provocazione inaccettabile e per l’equilibrio del Venezuela e per la stabilità dell’intera regione.
In una recente intervista all’agenzia di stampa EFE, Ernesto Samper, segretario generale dell’UNASUR, ha dichiarato che al prossimo vertice di Panama bisognerà ridiscutere le relazioni Usa-America Latina a partire, innanzitutto, dalla rimozione delle basi militari americane nel continente, ormai “solo un retaggio della guerra fredda”.