Puglia, Fitto prova a ricucire con Berlusconi “Propongo ticket Schittulli-Poli Bortone”
La settimana appena trascorsa ha segnato tempesta in Forza Italia. Protagonisti: Fitto, Schittulli, Berlusconi, Vitali e Adriana Poli Bortone. Mentre si avvicinano sempre di più le elezioni regionali del 31 Maggio in Puglia è tutto in alto mare.
Schittulli ha deciso di stare dalla parte di Fitto. Berlusconi tramite Vitali ha deciso di cambiare candidato alla presidenza della Regione: Forza Italia dopo il sostegno annunciato all’oncologo barese starebbe valutando l’opzione Poli Bortone anche se l’ex sindaca di Lecce non ha ancora sciolto la sua riserva.
Per Fitto: “Berlusconi sceglie il cupio dissolvi, Forza Italia gioca a perdere, in Puglia e non solo. Io sto nel partito ma non prendo ordini”. E ancora l’europarlamentare pugliese: “Lo dico chiaramente a Silvio Berlusconi: Caro Presidente, stai scegliendo una linea da “cupio dissolvi”, e lo dico con grande amarezza. E’ ormai chiaro che Forza Italia gioca a perdere, disinteressandosi della Puglia e delle ragioni dei pugliesi, che chiedono un’alternativa al malgoverno della sinistra”.
Intanto “per eleggere democraticamente il coordinatore cittadino e il direttivo di FI, a seguito del contestato commissariamento disposto da Luigi Vitali, la maggioranza degli iscritti al partito ha autoconvocato stamani a Lecce il congresso cittadino”. Ad aprirlo il sindaco di Lecce, il presidente Provincia, parlamentari e consiglieri regionali. “Lecce è una delle poche città – dichiarano i parlamentari salentini di Forza Italia Roberto Marti, Rocco Palese e Francesco Bruni – dove Forza Italia governa il Comune e la Provincia e ottiene da anni le percentuali di voti più alte d’Italia. Il commissariamento del Partito è dunque un atto incomprensibile e illegittimo politicamente prima ancora che statutariamente. La logica che in Forza Italia si commissari chi vince e si premi chi perde è assurda e ci sta portando a perdere ogni giorno consenso e credibilità”. “Oggi a Lecce – proseguono – ripartiamo dagli iscritti, che sono il cuore del partito e gli unici ad essere legittimati a sceglie i vertici e la linea politica”. I lavori sono stati aperti dal sindaco di Lecce Paolo Perrone, dal presidente della Provincia Antonio Gabellone, dai parlamentari Roberto Marti, Rocco Palese e Francesco Bruni e dai consiglieri Regionali. I seggi resteranno aperti sino alle ore 18 di oggi preso l’hotel Tiziano di Lecce.
Forza Italia e lo spettro della soglia minima dell’8%
Per Forza Italia il rischio è il raggiungimento dell’8% soglia minima per le coalizioni per la ripartizione dei seggi in consiglio regionale. Se Forza Italia candidasse Poli Bortone o lo stesso commissario regionale Vitali e si fermasse sotto la soglia dell’8% non eleggerebbe nessun rappresentante in seno al consiglio. Cosi Fitto pensa di isolare il partito azzurro e diventare leader di una coalizione che con a capo Francesco Schittulli diventerebbe la prima coalizione di moderati. Tutto questo mette in grande agitazione tutti i candidati che a poche settimane dalla presentazione delle liste vivono con grande apprensione le ore futuro. Matteoli e altri confidano di sanare una frattura che per molti è data per irreversibile. Le elezioni regionali in Puglia potrebbe rappresentare un vero spartiacque nella storia del centrodestra pugliese. Ma è ancora presto per dirlo.
Poli Bortone bacchetta Schittulli e Fitto
Fitto “forse, ha tirato troppo la corda. Ma tu, Schittulli, non puoi entrare a piedi uniti in un partito che non è il tuo e metterti a dettare condizioni: devi mettere in lista questo e quello…”. Così la senatrice Fdi Adriana Poli Bortone, in un’intervista a Repubblica. “Pensavo che Schittulli rimanesse super partes. Invece, a un certo punto, è diventato di parte”. Fitto? “Ha radici salde sul territorio”, “ma non serve a granché se poi ognuno procede per proprio conto”.
Torna poi sulla sua candidatura a governatore della Regione Puglia proposta da Fi: “in questi giorni ho chiacchierato diverse volte con Berlusconi: lui pensa che attorno alla mia figura si possa ragionare… Gli sono grata. Ma gli accordi si fanno a livello nazionale”.
“Quella di Forza Italia nei miei riguardi è una cosa convinta. D’altra parte Silvio Berlusconi mi voleva già cinque anni fa. È andata come è andata”.
Poli Bortone candidata, Giorgia Meloni “Non come arma anti Fitto”
“Per noi quella di Adriana Poli Bortone è ovviamente una proposta da considerare se si vuole mettere Adriana Poli Bortone nelle condizioni di giocarsi una partita e vincere e non è una proposta da considerare se lei fosse lo strumento con il quale Berlusconi pensa di combattere la sua battaglia contro Raffaele Fitto». Lo dice ai microfoni del Gr1Rai la leader di FdI Giorgia Meloni.
Fitto: “Propongo ticket Schittulli-Poli Bortone”
“Come ulteriore prova di buon senso e di ragionevolezza, alla luce della situazione delle ultime ore , avanzo l’ipotesi di un ticket Schittulli-Poli Bortone, unendo tutte le energie migliori” afferma Fitto Raffaele Fitto. Annunciata la proposta del ticket, Fitto sottolinea: “Naturalmente, devono cadere tutti i veti sui nostri candidati nelle liste del nostro partito Forza Italia e predisporre come è logico che sia, liste forti e competitive . Chi non accetta neanche questa soluzione, sta giocando un’altra partita che nulla ha a che fare con le elezioni regionali”. “Questo è il mio personale contributo di proposta politica, di ragionevolezza, anche per togliere a tutti ogni possibile scusa o alibi e per avere un una coalizione unita e vincente. La Puglia, le elettrici e gli elettori di questa Regione lo meritano”, conclude.
La proposta di Fitto è stata però rispedita al mittente dal commissario forzista Luigi Vitale: ” L’ipotesi di un ticket Schittulli-Poli Bortone non sta sul tappeto. Al massimo potremmo analizzare l’ipotesi di un ticket Poli Bortone-Schittulli, nel senso che lei è il candidato presidente e lui vicepresidente”.
Situazione tesa anche in Campania
Anche in Campania la situazione all’interno di Forza Italia rimane tesa. Berlusconi è riuscito a raggiungere l’agognato accordo con Angelino Alfano e Area Popolare. Stefano Caldoro, candidato del centrodestra, benedice l’intesa: “nel documento diffuso dopo l’incontro non c’è un richiamo a Forza Italia, c’è un riferimento al fatto che ci sono forze che hanno scelto di sostenere il governo e altre che hanno scelto di non farlo”. “Area popolare – sottolinea Caldoro – ha più volte ricordato che la sua presenza al governo è solo un pezzo di strada per fare le riforme. E questo pezzo di strada, prima della rottura del Patto del Nazareno, lo stava percorrendo anche Forza Italia”.