Italicum, Napolitano assist a Renzi: “Non si può più tornare indietro”
L’Italicum, si sa, rappresenta ormai l’ultima battaglia ideologica a cui si sta aggrappando la minoranza Pd per sopravvivere alla centrifuga renziana. Una resistenza che potrebbe frantumarsi soprattutto dopo le ultime dichiarazioni dell’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Non si può tornare indietro, disfare quello che è stato faticosamente costruito, elaborato, discusso in questi mesi. Guai se si piomba in un ricominciamo da capo” ha detto l’ex presidente fornendo un potente assist al premier Matteo Renzi. Per Napolitano è stato “un gravissimo errore liquidare il Mattarellum. La legge Mattarella – ha spiegato a margine di un convegno sulla semplificazione – fu in pochi mesi elaborata e discussa perchè cui fu un clima di collaborazione e ci fu la consapevolezza del fatto elementare che la legge elettorale non può che essere che una legge di compromesso. Così fu la legge Mattarella, che ha funzionato in maniera eccellente”.
Italicum, Migliore: “Abbiamo già mediato, sinistra lo voti”
Nel Pd la situazione rimane però tesa. Gennaro Migliore invita la sinistra a votare la riforma così com’è. “Da capogruppo di Sel votai contro, ma della legge di allora è rimasto solo il nome, Italicum. Tutto il resto è cambiato. Per questo credo che sia coerente valorizzare i cambiamenti e votare a favore”. “L’Italicum è un ottimo punto di mediazione. Certo tutto è perfettibile – osserva il deputato del Pd in un’intervista al Corriere della Sera – ma preferisco fare una legge come questa, piuttosto che rischiare di non farla”. Migliore auspica che la fiducia non venga messa, “ma non c’è più tempo da perdere: è arrivato il momento di chiudere la pagina della peggior legge elettorale degli ultimi tempi, il Porcellum”, sottolinea. L’esponente del Pd definisce “un fatto molto positivo che ci sia una dialettica maggioranza e opposizione. E vedo una grande e meritoria discussione nel partito. Ma credo che la rappresentazione dell’uomo solo al comando sia grottesca. Non mi piace – spiega – che si descriva uno scontro tra minoranza e Renzi, come se gli altri fossero solo dei ripetitori di Renzi”.